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Se vivete bene ringraziate le generazioni che accusate

Se vivete bene ringraziate le generazioni che accusate

Dovrei sentirmi in colpa. Un milione di ragazzi si è mobilitato in tutto il mondo per dire che noi, generazione oggi classe dirigente, siamo degli incoscienti, se non mascalzoni, perché stiamo portando il pianeta alla rovina ambientale. Ci lanciano ultimatum, minacciano di mettere all'indice i loro padri e i loro nonni per crimini contro l'umanità.

Cari ragazzi, alla vostra età tutto è permesso, anche mentire e offendere. Però sappiate che basterebbe studiare un po' la storia per giungere alla conclusione opposta alla vostra, cioè che la mia generazione e quella dei nostri padri il mondo non lo ha distrutto, ma salvato, e non parlo ovviamente di me. Chi è venuto immediatamente prima di voi ha dovuto fare i conti, fra l'altro, con la cenere umana dei forni crematori di Auschwitz e quella disseminata nelle strade di Hiroshima, problemi un po' più drammatici delle bottigliette di plastica negli oceani per le quali tanto vi scaldate. Diciamo che, almeno fino ad ora, siamo stati bravi e abbiamo garantito - prima volta nella storia dell'umanità - settant'anni di pace tra le potenze e superpotenze del mondo.

Voi non esistevate quando i vostri nonni hanno dovuto ricostruire da zero città distrutte. Ci sono riusciti, inquinando un po', è vero, ma non c'era altra strada per garantire un futuro a loro e, quindi, a noi figli e a voi nipoti. Non siamo stati stupidi né incoscienti.

Quando sono nato la maggior parte del riscaldamento domestico funzionava a carbone, poi è arrivato il più ecologico gas e oggi il fotovoltaico. La nostra generazione ha iniziato a guidare auto mosse da carburanti pesanti, ma ha sognato e realizzato quelle elettriche e ha inventato le bottigliette di plastica, che sì se abbandonate (anche da voi) inquinano, ma che hanno salvato da morte di sete milioni di persone che vivono in luoghi aridi e inaccessibili.

Grazie al genio e al lavoro dei vostri padri e dei vostri nonni voi oggi avete un'aspettativa di vita di ben oltre ottant'anni e in continua crescita. E ciò prova in maniera inequivocabile che abbiamo fatto un ottimo lavoro per il bene dell'umanità, cosa più importante del solo «mondo» che, se non domato e controllato, può diventare, come purtroppo spesso accade, una bestia feroce pronta ad azzannarci.

Le nostre generazioni hanno fatto tutto questo e ne andiamo fieri. Piuttosto è da vedere se voi, quando tra pochi anni prenderete in mano le redini del pianeta, sarete all'altezza di continuare su questa strada di pace e sviluppo.

Non dico il Nobel, ma almeno un «grazie», cari Greta e gretini vari, ce lo meriteremmo.

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