Cronache

Selene, giovane sposa al settimo mese di gravidanza

Selene era al nono mese di gravidanza e non doveva trovarsi lì con suo marito: sono tra le sette vittime accertate del crollo di Ravanusa

Selene, giovane sposa al settimo mese di gravidanza

I vigili del fuoco stanno incessantemente scavando a mani nude da oltre 24 ore per trovare i dispersi dell'esplosione di Ravanusa. Sono finora 7 le vittime accertate e tra loro ci sono Giuseppe Carmina e Selene Pagliarello, diventati il simbolo di questa tragedia. Da poco sposi, Selene avrebbe dovuto partorire nei prossimi giorni. Era al nono mese di gravidanza e per loro sarebbe stato un Natale di gioia, il primo insieme al frutto del loro amore. Ma il destino a volte è crudele e ha voluto diversamente per questi giovanissimi, che in quel maledetto sabato erano andati dai genitori di Giuseppe per un saluto.

Il padre di Selene è seduto in macchina da ieri sera. Non vuole allontanarsi neppure per mangiare. Chiede, piangendo, notizie della figlia Selene. Ma dalle macerie non si sentono rumori. C'è il silenzio sotto quell'ammasso di detriti, un silenzio spettrale che inquieta e angoscia. All'appello mancano due persone, disperse in questo scenario post-apocalittico. Nei prossimi giorni la famiglia di Selene sarebbe dovuta andare a Milano per assistere alla laurea del fratello Vincenzo ma la giovane infermiera aveva preferito rinunciare, visto il parto imminente. Selene e Giuseppe erano in ascensore quando a Ravanusa è scoppiato l'inferno. Stavano andando via, stavano per rientrare a casa. Se fossero usciti 10 minuti prima si sarebbe scritta una storia diversa, ma il passato quando è scritto non si può cambiare.

I sopravvissuti sono vivi per miracolo. Sono loro stessi a raccontarlo ricordando quegli attimi in cui tutto è cambiato. Rosa Carmina, 80 anni, è stata la prima estratta dalle macerie: è viva e si trova ora all'ospedale di Licata. Abitava al primo piano di quella palazzina che non c'è più. Anche sua cognata Giuseppa Montana, è viva. Abitava al secondo piano. Al terzo piano vivevano Angelo Carmina e la moglie Enza Zagarrio. Lei è stata una delle prime vittime accertate, il marito, invece, è stato trovato senza vita questa mattina. È da loro che erano andati Selene e Giuseppe quel sabato sera. Al piano superiore, l'ultimo, abitavano Calogero Carmina, la moglie Gioachina Calogera Minacori, e il figlio Giuseppe. La signora Minacori è stata trovata senza vita, mentre i due Carmina risultano dispersi.

Tra le vittime accertate c'è anche Pietro Carmina, che non è un parente un di Giuseppe o di Angelo. Lui, per tutti, era "il professore". Viveva nella palazzina accanto, era in pensione e abitava con sua moglie, Carmela Scibetta, al momento dispersa. Sui social, per tutto il giorno, gli ex alunni del prof lo hanno ricordato con grandissimo affetto e stima: "Oggi caro prof ci lascia un vuoto enorme. Porterò con me tutti i suoi preziosi insegnamenti", scrive un'alunna. "Ci rincontreremo oltre il tempo e lo spazio a discutere di Filosofia... A ridere di questa Vita che nel bene e nelle difficoltà abbiamo vissuto... A non stancarci di farci domande e ad essere Curiosi sempre!!! Grazie Prof... Per avermi donato il Tuo sapere, Grazie per tutte le volte che ti sei fermato a guardarmi negli occhi per capire se tutto era ok... Grazie per avermi fatto capire che la Vita andava vissuta ed ogni sua partita andava giocata... Ti ho sempre portato nel cuore e ancora continuerò a farlo", scrive un altro ex alunno.

La comunitè di Ravanusa è sconvolta dal dolore, le speranze di ritrovare vivi gli ultimi due dispersi sono ormai ridotte a una fiammella ma i vigili del fuoco non si fermano e continuano a lavorare incessantemente.

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