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Serve un vaccino obbligatorio contro tutte le balle di Grillo

Dagli show al blog alle proposte di legge in Parlamento: la crociata dei Cinque stelle per boicottare le vaccinazioni

Serve un vaccino obbligatorio contro tutte le balle di Grillo

Tra i vari vaccini obbligatori ce ne vorrebbe uno per le balle sparate da Grillo. L'ultima, in ordine di tempo, è arrivata ieri in risposta a un puntuto articolo pubblicato dal New York Times che denunciava le politiche «No vax» dei Cinque Stelle.

Un'accusa precisa che, dalle colonne di questo quotidiano, avevamo già sollevato più volte nelle scorse settimane. L'ossessione complottista dei grillini, applicata alla salute, è scellerata e mira a insidiare il dubbio che dietro ogni farmaco si nasconda una qualche multinazionale interessata a lucrare sulla nostra vita e pure sulla nostra morte.

All'accusa del foglio newyorkese il comico ha risposto dal suo blog con un post dal titolo inequivocabile: «Un vaccino obbligatorio contro le cazzate dei giornali». Scrive il comico: «A sostegno di questa balla non c'è nulla, neppure un link, un riferimento, una dichiarazione. Nulla. Non c'è perché è una balla. Non esiste nessuna campagna del Movimento 5 Stelle contro i vaccini, né una piattaforma anti vaccini, né sono mai stati ripetuti falsi legami tra vaccinazioni e autismo». Benissimo, diciamolo subito: l'unica balla è quella di Grillo. Siamo di fronte a una mega fake news, una balla spaziale, una belinata sesquipedale. Il New York Times non ha fornito le prove, dice il comico. Benissimo, allora, umilmente, ci pensiamo noi a tirar fuori le pezze d'appoggio.

Corre l'anno 1998, Beppe Grillo non ha ancora deciso di fare il politico, ma fa sermoni dai palchi di mezza Italia con lo spettacolo «Apocalisse morbida». Ecco cosa dice sui vaccini: «L'unico Paese al mondo dove esistono dieci vaccini obbligatori è l'Italia. Sei obbligato a curarti (...). Il vaccino è: prendi un bambino sano, di neanche un anno, col suo sistema immunitario perfetto. Gli inoculi un virussino, in modo che lo abitui un po'. Nel caso arrivi un virus più grosso, il virussino, che son anni che gira, gli fa un culo così. Se però il virus grosso non arriva, il virussino rimane lì in giro. Oltre al virussino c'è anche un po' di mercurio... Allora abbassano il sistema immunitario e non abbiamo più difese immunitarie». Basta fare una velocissima ricerca su Youtube per vedere il video integrale dello sproloquio.

E, badate bene, questa non è la boutade di un comico impegnato a stupire il suo pubblico, ma una precisa linea politica che imprimerà al Movimento. Nel 2010 sul blog del comico compare un articolo dal titolo ansiogeno: «Di vaccino si può morire». Siamo solo all'inizio. Il 12 febbraio 2014 dodici parlamentari pentastellati presentano una proposta di legge nella quale si sostiene che «recenti studi hanno però messo in luce collegamenti tra le vaccinazioni e alcune malattie specifiche quali leucemia, intossicazioni, infiammazioni, immunodepressioni, mutazioni genetiche trasmissibili, malattie tumorali, autismo e allergie». Studi ovviamente smentiti. Grillo poteva non sapere di questa iniziativa dei suoi deputati? Molto difficile, in un movimento nel quale vengono vagliate dal direttorio anche le apparizioni nei tg locali.

Il 22 ottobre 2015 la senatrice Paola Taverna, davanti alle telecamere di Piazza Pulita, torna sull'argomento e afferma: «C'è una sentenza che sostiene che il vaccino può causare l'autismo. La gente non si vaccina più perché non crede più alle case farmaceutiche e al ministero della Salute (...). Le case farmaceutiche devono vendere qualche cosa? Si sono trovate un vaccino che non sanno cosa farci e ce lo vogliono somministrare». Possibile che Grillo, oltre a non leggere gli atti dei suoi deputati, non guardi neppure la tv? Mmm...

Non è finita, perché la campagna No Vax è finita sul sito ufficiale del Movimento 5 Stelle all'Europarlamento con un lungo articolo che promette di svelare tutta la verità sui vaccini: «Vaccinare meno, vaccinare meglio. Sulla base di queste informazioni scientifiche si deduce che bisogna ridurre al minimo l'obbligatorietà e, al limite, sostituirla con la raccomandazione di un esperto».

Ma la lista dei pentastellati che hanno attaccato l'obbligatorietà dei vaccini è sterminata: dall'eurodeputato Piernicola Pedicini alla deputata Silvia Giordano, passando per il sindaco di Livorno Filippo Nogarin; dai consiglieri regionali dell'Emilia a quelli della Puglia che, in consiglio regionale, hanno portato medici che, tra le altre cose, hanno sostenuto: «I vaccini fanno male ed è meglio curarsi con le noci». La campagna No Vax non è una meteora nel cielo stellato grillino: è una vera e propria stella polare.

Ma forse Grillo non è riuscito a trovare i «link» di tutte queste dichiarazioni o, più probabilmente, la «cazzata» questa volta l'ha detta lui.

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