Cronache

Sesso e massaggi: carabinieri chiudono 6 centri cinesi nell'Imperiese

Con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione sono stati indagati i sei gestori, tutti cinesi. I provvedimenti di chiusura sono scattati a: Imperia, Sanremo, Taggia e Vallecrosia

Sesso e massaggi: carabinieri chiudono 6 centri cinesi nell'Imperiese

Sesso e massaggi: è questa l’attività che, secondo la procura di Imperia, si consumava in sei centri cinesi della provincia di Imperia che sono stati sottoposti a sequestro preventivo, in una indagine condotta dai carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria del Tribunale di Imperia. Con l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione sono stati indagati i sei gestori, tutti cinesi. I provvedimenti di chiusura sono scattati a: Imperia, Sanremo, Taggia e Vallecrosia.

Le indagini sono state avviate nella primavera dello scorso anno dalla Stazione di Vallecrosia, i cui militari, nel corso dei servizi di controllo del territorio, avevano appreso che in un centro, situato in città, venivano offerti atti sessuali al termine del massaggio. A quel punto sono scattati gli appostamenti con "interviste" ad alcuni clienti, fermati all'uscita.

L'acquisizione di documenti relativi agli esercizi commerciali e agli indagati hanno permesso di evidenziare come nei centri si esercitasse attività di prostituzione da parte delle lavoratrici: tutte giovani donne cinesi, soggette a frequente ricambio le quali, pur con una clientela non numerosa, erano presenti nei centri fino a tarda serata.

L'operazione, conclusasi nella tarda serata di ieri, ha portato al sequestro dei centri massaggi "Yia Yia" di Arma di Taggia, "Yang Guan" e "Centro trattamenti orientali tuina", di Sanremo; "Yang Shen Tang" di Vallecrosia; "Centro benessere tuina" e "Chen wencai centro benessere tuina", di Imperia. Il 23 novembre scorso, sempre in provincia di Imperia, la polizia chiudeva otto case squillo. In questo caso risultano cinque le persone indagate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Le indagini avevano preso le mosse dalla segnalazione di un amministratore condominiale ventimigliese che aveva lamentato movimenti sospetti, soprattutto per orario e intensità, più volte riferiti anche da alcuni residenti.

Ben presto l'inchiesta si è allargata ad altri insospettabili condomini, anche in Comuni limitrofi.

Commenti