"Diavolo maledetto, ti aspetto fuori". L'ira del papà di Carol

Il papà di Carol Maltesi si abbandona ad uno sfogo sui social: "Assassino psicopatico, hai torturato la mia bimba anche dopo la morte". I colleghi della 25enne: "Fontana chiedeva collaborazioni per i video hard"

"Diavolo maledetto, ti aspetto fuori". L'ira del papà di Carol

"Diavolo maledetto, psicopatico, macellaio schifoso...". A parlare è Fabio Maltesi, il papà di Carol, la 25enne uccisa e fatta a pezzi dal "bancario killer", Davide Fontana, in un appartamento a Rescaldina lo scorso gennaio e i cui resti sono stati rinvenuti soltanto a marzo, ammassati in due sacchi neri tra le montagne di Borno, nel Bresciano. L'uomo si è abbandonato a uno sfogo sui social rivolgendosi all'assassino della figlia: "Ti aspetto fuori dal carcere". Intanto, sul fronte delle indagini gli investigatori stanno tentando di capire quali fossero le reali intenzioni del reo confesso. Al momento, è esculso che abbia agito con un complice ma non è ancora chiaro il movente del delitto efferato.

Lo sfogo del papà di Carol

"Nessuna pietà per questo mostro". Fabio Maltesi, che vive in Olanda, è sopraffatto dal dolore. Da quando ha saputo delle atroci torture che Davide Fontana a inferto alla figlia Carol non si dà pace: "Diavolo diavolo maledetto, assassino psicopatico, macellaio schifoso, - scrive su Facebook rivolgendosi all'assassino - come ti sei permesso di togliere la vita e torturare il bel viso e il corpo della mia bimba, anche dopo la sua morte". "Maledetto che hai distrutto la vita del mio angelo, togliendo via il diamante della mia di vita - prosegue - Se non io ho chi ti sistemerà, satanista, tu lo vai a pagare in un secondo la condanna a morte". Poi conclude: "meglio che marcisci in cella di isolamento o che vai a morire lì, visto che questo non può essere nemmeno accettato veri criminali, che hanno pure un codice di rispetto per donne e bambini". Infine aggiunge: "never kill a Maltesi, specially not my Carol Angie, figlia mia preziosa".

I colleghi di Carol

Davide Fontana ha ucciso e fatti pezzi Carol. Nei giorni successivi al delitto avrebbe continuato ad utilizzare il profilo della ragazza sulla piattaforma OnlyFans, il sito che rilancia contenuti di porno amatoriale. Lo hanno confermato alcuni colleghi della 25enne, Ginevra e Juan, ai microfoni del programma televisivo Le Iene. "Il suo profilo su OnlyFans era stato disattivato, non c'era più nulla", ha spiegato Ginevra. Fontana avrebbe rimosso i video dal profilo della ex fidanzata salvo poi pubblicarne uno nei giorni successivi al ritrovamento dei resti."Questa ragazza era sparita già da almeno una settimana e forse di più e lui – ha afferma Juan – continuava ancora a pubblicare video di lei. Stavano sempre insieme. Non ti fai due domande se è sparita?". Ma non è tutto. Il 43enne avrebbe inviato richieste di collaborazioni per i filmini hard fingendo di essere Carol. "Dei nostri colleghi avevano ricevuto dei messaggi da lei, addirittura di collaborazioni.

Arrivavano messaggi sia dal profilo di Carol – ha continuato Ginevra – sia dal profilo di Davide". Nel corso dell'interrogatorio il reo confesso ha confermato di aver usato i profili social della ragazza rispondendo ai messaggi dei colleghi. Ma per gli inquirenti resta un rebus il movente dell'atroce delitto.

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