Cronache

Si fingevano terroristi islamici con kalashnikov e mitragliatrici, in 6 sono finiti ai domiciliari

È accaduto a Casal di Principe. Tutti rispondono a diverso titolo di fabbricazione, detenzione e porto di armi da guerra, lancio e lo scoppio di bombe incendiarie e spaccio di sostanze stupefacenti

Si fingevano terroristi islamici con kalashnikov e mitragliatrici, in 6 sono finiti ai domiciliari

Avevano anche riprodotto un distintivo falso con il simbolo della Repubblica Italiana e la dicitura "Ministero della Difesa". Per "gioco" emulavano i terroristi islamici facendosi ritrarre in pose plastiche con in braccio il kalashnikov. Arrivando anche ad assaltare un'abitazione con bombe incendiarie. In sei sono finiti agli arresti domiciliari a Casal di Principe, nel Casertano, su ordine del gip del Tribunale di Napoli Nord. Tutti rispondono a diverso titolo di alcuni reati, tra cui la fabbricazione, la detenzione e il porto di armi da guerra, il lancio e lo scoppio di bombe incendiarie e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Decine di foto che ritraevano due degli indagati, Pasquale Goglia e Giuseppe Cefariello, di 25 e 35 anni, con l'Ak 47 sono state trovate dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe. Dalle indagini è emerso che i due si esercitavano a sparare nelle campagne dell'agro aversano.



A dare il via all'inchiesta un attentato incendiario avvenuto il 18 ottobre 2014, quando furono lanciate due bottiglie "molotov" contro la porta d'ingresso di un'abitazione di Casal di Principe. Delle due solo una scoppiò e solo per questo si evitò il peggio. Gli accertamenti hanno svelato i nomi dei presunti esecutori. Si tratta di Goglia e di Scipione D'Onofrio, arrestati questa mattina. Il mandante invece sarebbe stato Roberto D'Angelo, anche lui finito ai domiciliari, che voleva vendicarsi dei vicini rei (a suo dire) di aver avvelenato i suoi cani.

Nel corso delle indagini i carabinieri hanno scoperto che Cefariello custodiva varie mitragliette e che due persone, la sera dell'attentato, avevano inseguito gli aggressori, esplodendodei colpi di pistola.

I carabinieri hanno sequestrato pure il distintivo falso e accertato la vendita di numerose dosi di marijuana.

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