Cronache

Si sente male in vacanza e resta bloccato alle Barbados, gli amici fanno una colletta per farlo tornare

Un fabbro mantovano di 43 anni, appena atterrato nell'isola caraibica, avrebbe accusato un malore giudicato grave dai medici locali. Non avendo sottoscritto un'assicurazione, il costo per un trasporto sanitario in Italia è di 160mila euro

Si sente male in vacanza e resta bloccato alle Barbados, gli amici fanno una colletta per farlo tornare

Era partito per una vacanza insieme alla famiglia lo scorso 18 dicembre, probabilmente per celebrare all'estero le festività natalizie. Ma appena arrivato alle Barbados, improvisamente, è stato colto da un malore di cui ancora non è stata chiarita l'origine e la causa. E a una decina di giorni dall'episodio, amici e conoscenti di Cristian Di Marco, il fabbro di 43 anni, originario di San Giorgio di Mantova, partito per l'isola caraibica prima di Natale, si stanno adoperando per raccogliere i 160mila euro necessari per riportarlo a casa con un mezzo di soccorso specializzato.

Il problema dell'assicurazione

Secondo quanto riportato da La Stampa, infatti, a tenere l'uomo ancora ricoverato nell'ospedale Queen Elizabeth della capitale Bridgetown sarebbe la mancanza di un'assicurazione che il 43enne non avrebbe stipulato prima della sua partenza. La cifra, infatti, risultata per questo molto ingente, dovrebbe servire a riportare in Italia l'uomo che, per adesso, resta bloccato nella struttura sanitaria locale, dove verserebbe in gravi condizioni di salute. Per questo, gli amici si stanno autotassando per raggiungere la quota che, al momento, la famiglia non possiede.

Il malore del 43enne

In base a quanto riportato da alcune testimonianze, l'uomo sarebbe partito per le vacanze già con il mal di testa, un dolore alla schiena e uno all'orecchio. Una volta raggiunta la destinazione delle vacanze, però, lo stato di salute del fabbro lombardo sarebbe peggiorato. Lunedì, infatti, l'uomo si sarebbe recato al pronto soccorso dell'isola, dove alcuni medici gli avrebbero somministrato del cortisone. Da quel momento è entrato in coma. I medici, nella cartella clinica, giudicando la sua situazione molto grave, hanno anche indicato come causa o un cocktail di farmaci oppure una meningite.

La denuncia dei familiari

Una volta avuta la risposta dei medici, però, i familiari del 43enne hanno denunciato una diagnosi che loro hanno ritenuto essere troppo affrettata, stilata senza nemmeno avere svolto una Tac. Da lì l'idea di coinvolgere gli amici del fabbro 43enne che, soltanto grazie al loro contributo, potrebbe riuscire a rientrare in Italia, approfondire le cause del suo stato di salute, trovare una cura e una soluzione

La speranza degli amici

Per riportare nel Mantovano l'uomo, i famigliari stanno chiedendo, in forma di autotassazione, una quota per riuscire a raggiungere i 160mila euro richiesti per il trasporto sanitario dell'uomo.

"Contiamo di raggiungere la cifra necessaria già inserata per far decollare l'aeroambulanza di Europ Assistance già pronta per partire", hanno spiegato alcuni di loro.

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