Cronache

Siamo tutti carabinieri

Un agente-eroe di 35 anni massacrato da 8 coltellate mentre sventava un furto. Colpito un intero Paese

Siamo tutti carabinieri

Squartato in mezzo alla strada, con una ferocia bestiale e imprevedibile. Così è morto Mario Cerciello Rega, giovane carabiniere in servizio a Roma, sposato da poche settimane. A ucciderlo con un pugnale una o più persone, probabilmente straniere, appartenenti a una banda di scippatori che operano nel quartiere Prati, uno dei più esclusivi della Capitale. Il militare era intervenuto per recuperare il bottino di uno scippo eseguito poco prima ai danni di un signore che era stato contattato dai delinquenti per riscattare con cento euro il maltolto.

Fin qui la cronaca. E secondo la sinistra, i siti dei grandi giornali (soprattutto la Repubblica) e il grillo parlante Roberto Saviano qui dovrebbe finire anche questo articolo. Perché andare oltre si rischia - sono parole di Saviano - di passare per «criminali politici» a prescindere dai fatti. Per cui mi raccomando: quando sarà accertato chi sono i responsabili guardatevi bene da dire o da scrivere qualche cosa perché in tal caso i «criminali» sareste voi. O meglio: se si fosse scoperto che l`assassino era un bianco, italiano ed etero avreste potuto massacrarlo senza pietà e sareste stati in buona compagnia (Saviano & C.). In questo caso, pare, che sia stato un americano. Ma se viceversa si fosse trattato di uno straniero di colore, magari irregolare, zitti e muti altrimenti sareste complici - già sento le parole - del «clima d`odio che ha aizzato la mano del povero assassino».

Detto che mai ci assoggetteremo ad alcuna autocensura, a me poco importa il colore della pelle, la nazionalità e lo status di questi delinquenti. In ogni caso parliamo di bestie che non meritano alcun rispetto e pietà. La differenza tra noi e i Saviano e che loro sono innanzitutto preoccupati che si possa trattare di bestie immigrate perché questo smonterebbe la narrazione buonista. Io invece sono preoccupato che sia morto, ammazzato con tanta disinvoltura e facilità, un carabiniere.

Perché una pugnalata a un carabiniere è una pugnalata a tutti noi e oggi più che mai dobbiamo dire a voce alta e ferma: «Siamo tutti carabinieri».

Roma in mano ai grillini è fuori controllo più che mai, questo governo grillino centrico è allo sbando.

Non c`è un nesso diretto, ma l`indegno spettacolo che ci sta offrendo la politica tutta rende ancora più inaccettabile la morte violenta di Mario Cerciello Rega, carabiniere con un senso del dovere e dello Stato che la maggior parte dei politici neppure si sognano.

Commenti