Cronache

Sicilia occidentale in ginocchio per il maltempo

Solo per un caso non si registrano feriti, ma la situazione tra Agrigento e Palermo è molto grave: colpite Sciacca ed i paesi dei Monti Sicani. Ritrovati vivi due operai dispersi nei pressi di una diga

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Un risveglio traumatico, in questo venerdì, per buona parte della Sicilia. Il maltempo in queste ore sta pesantemente colpendo l’isola ma, a destare maggiore preoccupazione, è la zona occidentale. Qui si registrano danni ingenti in molte città, acqua e fango invadono strade e stanno causando non pochi smottamenti.

La provincia più colpita è quella di Agrigento e, in particolar modo, la zona di Sciacca. Per tutte le squadre di soccorso e per le forze dell’ordine della provincia agrigentina, sono ore di intenso lavoro e si cerca di far rimanere la situazione monitorata e sotto controllo. Da Sciacca arrivano le immagini simbolo di questa giornata di passione e preoccupazione: dalla parte alta della città, veri e propri fiumi in piena hanno permesso l’accumulo di ingenti quantitativi di acqua nei quartieri litoranei e nella zona del porto. L’esondazione del torrente Cansalamone contribuisce a peggiorare la situazione. Il risultato è l’immagine del quartiere dello Stazzone, il più vicino al porto, completamente allagato: danni ingenti, acqua entrata anche negli scantinati e nei negozi, si inizia a parlare già di una stima verso le migliaia di Euro per quanto provocato dal maltempo. Non risultano feriti, ma questo grazia a due principali elementi: già nella serata di giovedì si è capito che il tempo virava verso un repentino peggioramento, con le prime piogge in grado di causare importanti smottamenti nelle contrade attorno la città. In secondo luogo, la chiusura di scuole e molti uffici per il ponte di Ognissanti ha fatto sì che, durante le ore della perturbazione, il traffico fosse limitato a poche auto circolanti. Ma adesso è comunque polemica: Sciacca rivede le stesse scene del novembre 2016. Esattamente due anni fa la cittadina agrigentina è stata colpita da un’altra alluvione: proprio gli stessi quartieri e le stesse vie di allora risultano oggi allagate, segno che in questo arco di tempo nulla è stato fatto per prevenire il disastro.

Anche attorno a Sciacca la situazione non è delle migliori. Esondano i fiumi Magazzolo e Verdura, assieme a molti torrenti delle campagne tra Sciacca e Ribera. Il maltempo ha colpito intorno alle 7 del mattino ma la pioggia ha poi continuato lungo tutto il corso della mattinata, interessando anche l’entroterra della provincia di Agrigento. Danni ingenti vengono infatti segnalati a Bivona, così come a Santo Stefano Quisquina e San Biagio Platani: l’accumulo abbondante di acqua ha reso le strade di questi e di altri paesi vicini autentici fiumi. Nella confinante provincia di Palermo, per diverse ore due operai che in quel momento erano a lavoro presso la diga Fanaco sono stati dati per dispersi. Per fortuna i due hanno trovato rifugio in un capannone e, al culmine delle ricerche, sono stati ritrovati in buone condizioni di salute. Sempre nell’entroterra agrigentino e palermitano, risultano impraticabili per frane ed allagamenti diverse strade provinciali ma anche la statale che collega Palermo con la città dei templi. A Vicari così come a Lercara Friddi, la statale in questione risulta interamente allagata e colpita in pieno dalle esondazioni di numerosi torrenti adesso guardati a vista.

Vige ancora la paura per un ulteriore peggioramento, ma già da adesso le popolazioni di buona parte della Sicilia occidentale temono che, una volta tornato il sole, la conta dei danni potrebbe essere molto onerosa. Colpita anche la stessa città di Agrigento: qui si contano numerosi alberi abbattuti dal forte vento, così come voragini apertesi in alcune importanti arterie cittadine. Nella vicina Porto Empedocle, una gru è crollata colpendo un palazzo in costruzione e provocando paura tra i residenti vicini.

Nelle prossime ore dovrebbe essere la Sicilia orientale a destare maggiore preoccupazione, ma il livello raggiunto da torrenti e fiumi tra Agrigento e Palermo suggerisce attenzione sia alle autorità che alla popolazione già alle prese con una delle ondate di maltempo più pericolose degli ultimi anni.

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