Cronache

Le risorse della Terra ​per il 2015 sono finite

Da domani inizieremo a bruciare le riserve del 2016. Così mettiamo a rischio foreste, fauna e terreno

Le risorse della Terra ​per il 2015 sono finite

Siamo in pieno Overshoot Day, ovvero il giorno del in cui la domanda annuale dell'umanità sulla natura è superiore a quello che la Terra può rigenerare in quell'anno. In poche parole: stiamo già iniziando a consumare ciò che la terra ci avrebbe dovuto dare solamente nel 2016.

Il Global Footprint Network ha tracciato la domanda del pianeta (impronta ecologica) contro la capacità della natura di fornire quanto richiesto (biocapacità). Nel 2000 l'Eart Overshoot day era il primo ottobre. Quest'anno è il 13 agosto. In meno di otto mesi l'umanità ha esaurito il 'budget' offerto dalla natura per l'intero anno.

I costi di questa spesa ecologica, come affermano in una nota dal Global Footprint Network, stanno diventando sempre più evidenti di giorno in giorno, sotto forma di deforestazione, siccità, scarsità di acqua dolce, erosione del suolo, perdita di biodiversità e accumulo di anidride carbonica nell'atmosfera.

"L'impronta del carbonio sull'umanità è più che raddoppiata dai primi anni '70, quando il Mondo è andato in overshoot ecologico. Ciò che resta è la crescita sempre maggiore del gap fra l'impronta ecologica e la biocapacità del pianeta - dice Mathis Wackernagel, presidente del Global Footprint Network - L'accordo globale per eliminare i combustibili fossili che è in discussione in tutto il mondo, in vista del vertice sul clima a Parigi, sarebbe significativamente utile per aiutare a frenare la crescita costante dell'impronta ecologica, ed eventualmente eliminarla".

L'accordo sul clima, previsto in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite del prossimo 21 dicembre, si concentrerà sul mantenimento del riscaldamento globale entro l'intervallo di 2 gradi Celsius rispetto ai livelli-pre-rivoluzione industriale.

Questo obiettivo condiviso richiederà alle nazioni di attuare politiche per eliminare completamente i combustibili fossili entro il 2070, secondo le raccomandazioni del Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC), che incidono direttamente sulle impronte ecologiche delle nazioni.

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