Cronache

Sparò e ferì un ladro in negozio. Condannato a 3 anni di galera

Giuliano Barbieri, negoziante di Formigine, dovrà risarcire il bandito che gli stava svaligiando il negozio. Per il giudice fu tentato omicidio

Sparò e ferì un ladro in negozio. Condannato a 3 anni di galera

Ancora una condanna ai danni di chi cerca di difendersi. Giuliano Barbieri, 68enne negoziante di Formigine (Modena) che sei anni fa sparò a un ladro montenegrino che cercava di irrompere nel suo negozio, è stato condannato poco fa a 3 anni e 1 mese di carcere per tentato omicidio. Oltre, ovviamente, al pagamento dei danni in sede civile.

A decretare la condanna è stato il tribunale di Modena. I fatti risalgono al 7 novembre del 2009 quando durante la notte Nenad Ljumovic e la sua banda cercarono di svaligiare il negozio di abbigliamento di Barbieri. L'uomo li colse sul fatto e sparò diversi colpi di pistola (regolare) per difendere i suoi beni. I primi due proiettili furono diretti verso l'alto, altri due verso l'auto dei complici (alla gomma e al lunotto posteriore) infine altri due finirono sulla vetrina del negozio nella parte in cui non c’era nessuno. Barbieri ha sempre detto di averlo fatto a scopo dissuasivo. Poi qualcosa andò storto e il montenegrino venne ferito gravemente.

“Sono molto amareggiato, speravo nella mia assoluzione”, dice oggi l'uomo come riporta la Gazzetta di Modena. Il 68enne era finito imputato nonostante da subito avesse cercato di far valere il principio della legittima difesa. Per gli avvocati difensori, infatti, l'uomo avrebbe esploso i colpi di pistola perché era in uno "stato di pericolo effettivo" e mentre il ladro era frontale rispetto al negoziante (che nel buio sostiene di aver scambiato il cellulare del bandito per un'arma). "I Ris di Parma – spiegava l'avvocato difensore Enrico Aimi al Carlino – hanno confermato la presenza di macchie di sangue sul tappetino: questo lo riteniamo un punto a favore della difesa perché vuol dire che il ladro, il montenegrino N.L., non sarebbe sgattaiolato via sulla destra per fuggire, ma si sarebbe spostato in avanti verosimilmente per aggredire Barbieri".

Il pm Pasquale Mazzei, però, non ha sposato la tesi del negoziante. Decidendo di indagarlo e poi portarlo a giudizio per tentato omicidio. Scriveva l'anno scorso la Gazzetta di Modena che il ladro aveva raccontato in fase di incidente probatorio che Barbieri lo ferì "mentre tentava la fuga" e nonostante avesse proteso le mani per lasciar cadere la refurtiva. E in effetti i proiettili del negoziante ferirono alla mandibola, al polmone e all’avambraccio destro il ladro, provocando l’amputazione della prima falange dell’indice della mano sinistra e mandandolo in coma.

Dopo udienze e perizie, il giudice ha deciso oggi di condannare il negoziante. Ritenendo, dunque, che il bandito non stesse aggredendo Barbieri.

Dal canto suo, il 68enne ha già annunciato di voler fare ricorso in appello.

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