Cronache

Sperlonga, incubo mare giallo, si cercano scarichi abusivi con droni

Nonostante le rassicurazioni, i comuni si mettono alla ricerca di eventuali scarichi abusivi, anche grazie all’utilizzo di droni

Sperlonga, incubo mare giallo, si cercano scarichi abusivi con droni

Ancora l’incubo dell’acqua gialla nel mare che bagna il litorale compreso tra Sperlonga e Fondi.

Gli esiti delle analisi effettuate dall’Arpa la settimana scorsa non sono stati ancora diffusi ufficilamente, ma sono già noti e non confermerebbero la presenza di escherichia coli ed enterococchi intestinali.

Il color giallo ocra insalubre continua a persistere, anche se pare accertato che l’origine della pigmentazione non sia da ricercare in un problema originato da un malfunzionamento del depuratore, escluso in seguito a dei controlli effettuati ad hoc da “Acqualatina”. Prende sempre più piede la teoria sostenuta dalla guardia costiera, secondo la quale potrebbero essere stati i violenti acquazzoni degli scorsi giorni a creare questa situazione. Gli scrosci d’acqua avrebbero favorito il trasporto in mare di una grande quantità di materiali e sostanze di risulta rimaste arginate lungo i corsi d’acqua a causa della siccità delle settimane precedenti. Il colpo di grazia sarebbe poi arrivato con le elevate temperature degli ultimi giorni: con la insufficiente ossigenazione dei corsi d’acqua e un incremento della presenza di alghe si sarebbe verificata una consequenziale abbondante morìa di pesci.

Preoccupato per la situazione anche il sindaco di Fondi Salvatore De Meo, dato che, pur se accertata la balneabilità delle acque, è ovvio che la colorazione malsana abbia come conseguenza l’allontanamento di un gran numero di turisti. Il danno economico per i comuni di Sperlonga e di Fondi, con l’avvicinarsi del periodo “caldo” di ferragosto diventa decisamente rilevante. Il primo cittadino De Meo ha chiesto, nello specifico, dei dati inequivocabili sulla situazione relativa al canale Pedemontano, sui lavori o sulle attività di manutenzione più recenti effettuati dal Consorzio che se ne occupa.

Sono stati impiegati anche dei droni, alla ricerca di eventuali scarichi abusivi, ma i risultati delle prime ispezioni non hanno rilevato alcuna irregolarità.

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