Cronache

Uno Stato federale europeo per fermare i populismi

Uno Stato federale europeo per fermare i populismi

Osservando in televisione le piazze di Torino che manifestavano per la Tav mi sono domandato perché l'intero Nord non si sia ribellato a favore di questa città, ferita dopo la perdita della Fiat e che ora viene privata anche di una via di comunicazione con l'Europa. Tutto il Nord soffre per la politica anti industriale di questo governo e viene spontaneo chiedersi se non sarebbe stato meglio per l'Italia avere una Costituzione federale. L'Italia è molto diversificata e la sua diversità dev'essere conservata e valorizzata. Non ha bisogno di una burocrazia centrale che norma tutto.

Anche l'Europa attraverso il federalismo potrebbe diventare un grande Stato con propri confini, una propria difesa, una propria politica estera ed essere capace di controbilanciare potenze come gli Usa, la Russia, la Cina. La mondializzazione è stata caratterizzata dal dominio di queste potenze e dal dilagare di un mercato in cui operano fondi sovrani, multinazionali, monopoli sovranazionali come Google, Amazon e Facebook. Un mercato che standardizza tutto, spegne le creatività locali e impone gli stessi gusti, le stesse musiche, gli stessi cibi, gli stessi oggetti a Singapore, a Seattle o a Catania.

La mondializzazione ha schiacciato le retribuzioni verso il basso, aumentato lo sfruttamento dei lavoratori e, nello stesso tempo, creato disoccupazione e disagio esistenziale che hanno provocato una rivolta contro le élite. Questa rivolta si è espressa in modo diverso in ogni Paese: Podemos in Spagna, secessione in Catalogna, grillini in Italia, gilet gialli in Francia, Brexit in Inghilterra, sovranisti nell'Est. Essa rischia di disintegrare l'Unione.

Anche qui la soluzione può essere solo la creazione di uno Stato federale europeo, dove sono rappresentati tutti i popoli, con un vero Parlamento col potere di legiferare, togliendo spazio alla burocrazia di Bruxelles che uniforma stupidamente tutto. Solo uno Stato federale, articolato in Stati federali nazionali, può diventare una potenza con propri confini, un proprio esercito e ridare a ciascuno l'orgoglio di un proprio territorio, di una propria tradizione e, nello stesso tempo, una patria capace di reggere la sfida mondiale. A mio giudizio, sarebbe molto importante oggi organizzare un grande convegno su questo tema.

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