Cronache

Statue indigene, Papa Francesco ha domandato perdono

Papa Francesco è intervenuto sul caso delle statue indigene gettate nel Tevere: il pontefice argentino, in quanto vescovo di Roma, ha chiesto scusa per l'accaduto nella diocesi che presiede

Statue indigene, Papa Francesco ha domandato perdono

Sono state al centro di vero e proprio caso, specie per via del ratto subito e del fatto di essere state scaraventate nel Tevere, ma ore le statue indigene, quelle introdotte a Roma per via del Sinodo panamazzonico, hanno trovato spazio nelle parole di Papa Francesco, che ha chiesto scusa per l'accaduto.

Il Sinodo panamazzonico sta per terminare. Di conclusioni avremo modo di parlare in questi giorni. Ma è stata la querelle attorno alle cosiddette pachmame, ossia statue tradizionali indigene, a tenere banco, persino più della questione dei viri probati o della possibile riforma sul diaconato femminile. Questo, ovviamente, per quel che riguarda buona parte dei media. E il Papa è voluto tornare sugli accadimenti, dichiarando di avere intenzione di pronunciare "una parola sulle statue della pachamama che sono state tolte dalla chiesa nella Traspontina" ossia - ha spiegato il Santo Padre - "che erano lì senza intenzioni idolatriche e sono state buttate al Tevere". Dopo la premessa, arriva la disamina del pontefice argentino: "Prima di tutto questo è successo a Roma e come vescovo della diocesi io chiedo perdono alle persone che sono state offese da questo gesto". Jorge Mario Bergoglio si è così riferito soprattutto a chi ha potuto rintracciare una natura offensia dietro il gesto messo in campo da almeno due persone. Ma c'è anche qualche novità di rilievo sul ritrovamento.

Papa Francesco ha infatti fatto presente come si sia già arrivati al ritrovamento delle pachamame finite nel fiume della capitale: " Al momento la notizia è riservata e le statue sono custodite nell'ufficio del Comandante dei Carabinieri italiani". Stando a quanto si apprende dall'Adnkronos, si può anche aggiungere un ulteriore particolare: le pachamame sono integre.

Possibile, quindi, che prima della fine del Sinodo per l'Amazzonia vengano posizionate di nuovo all'interno di una chiesa.

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