Cronache

"Sto diventando pazza". E uccide le figlie

Uccide le figlie, di 5 e 7 anni, e poi, agli inquirenti dichiara:"Non ce la facevo più, ero stanca della mia routine familiare". L'omicidio è avvenuto a Mabank, in Texas. La donna condannata già in primo grado alla pena capitale, attende la sentenza definitiva. Nei suoi piani, la volontà di uccidere anche il marito.

"Sto diventando pazza". E uccide le figlie

"Sto diventando pazza". E uccide le figlie. Con queste parole, Sarah Nicole Henderson ha confessato di aver ammazzato le sue due bambine, di 5 e 7 anni, il 2 due novembre del 2017. Lo scorso mercoledì, la donna è stata condannata all'ergastolo senza condizionale dalla Corte di Stato. Il parricidio è avvenuto a Mabank, in Texas, una tranquilla cittadina di circa 3000 abitanti.

Era un giorno apparentemente normale quando Sarah, madre poco più che trentenne, ha deciso di impugnare una pistola calibro 380 e uccidere le sue due bambine, Kaylee e Keanlie, senza alcuna pietà. Il marito Jacob, che stava dormendo in camera da letto, non ha fatto in tempo ad accorgersi degli spari per arginare in tempo la furia omicida della moglie. L'uomo, infatti, si sarebbe reso conto di cosa era accaduto ad assassinio già compiuto, allorquando la donna gli avrebbe puntato contro l'arma da fuoco scarica. Soltanto a quel punto, Jacob avrebbe realizzato la tragica circostanza e avrebbe chiamato il 911, numero unico per le emergenze negli States.

"Ero stanca della routine familiare". Così la madre, rea confessa, avrebbe giustificato il folle gesto al procuratore distrettuale della contea di Henderson nel corso di un interrogatorio successivo all'arresto. La donna, avrebbe altresì confessato di aver pianificato l'omicidio nei giorni precedenti al misfatto e che, nelle sue intenzioni preliminari, ci sarebbe stata la volontà di uccidere anche il marito. A conferma della versione riferita agli inquirenti, risulterebbe una telefonata ai soccorsi effettuata da Jacob, il martedì sera antecedente all'assassinio, preoccupato da uno stato di estrema agitazione della moglie. Stando a quanto si apprende dai documenti ufficiali, Sarah avrebbe minacciato di togliersi la vita poche ore prima di riversare tutta la sua rabbiosa frustrazione sulle figlie. Ma l'allarme sarebbe rientrato alla svelta, fino al recupero di un nuovo, apparente equilibrio familiare. Peccato però che, da lì a breve, due bambine innocenti sarebbero morte nel sonno, tradite da un incontenibile raptus omicida di chi le aveva messe al mondo.

Al termine del primo processo, concluso il 1 giugno dello scorso 2018, alla donna è stata inflitta la pena capitale prevista dal sistema giuridico statunitense. Tuttavia, alcune perizie psichiatriche che ne attestavano lo stato di infermità mentale, avrebbero indotto ad un successivo patteggiamento con riduzione della pena all'ergastolo. Il prossimo 30 luglio comincerà l'ultimo processo che perdurerà per circa tre settimane.

Soltanto al termine del periodo stabilito dai giudici della corte costituzionale sarà emessa la sentenza definitiva con conseguente chiusura del caso.

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