Cronache

Strage di Bologna: ora spunta un giallo sulle foto non trovate

L'avvocato di uno degli imputati di Bologna annuncia che nel fascicolo mancano delle fotografie. Ancora un giallo attorno alla strage del 1980.

Strage di Bologna: ora spunta un giallo sulle foto non trovate

Attenzione perché attorno al caso della strage di Bologna - uno degli episodi più incresciosi della nostra storia nazionale, su cui la magistratura continua ad indagare ormai da decenni - stanno emergendo novità rilevanti. Se non altro perché il materiale fotografico a disposizione degli inquirenti non sarebbe del tutto completo.

Anzi, tenendo in considerazione quanto riportato in queste ore, pare di poter dire che c'è chi si domanda il perché possa essere ipotizzato il contrario. Questo, almeno, è quanto si deduce, leggendo quanto dichiarato dall'avvocato Alessandro Pellegrini, il legale che difende Gilberto Cavallini, che come Valerio Fioravanti e Francesca Mambro faceva parte dei Nar e che è stato chiamato in causa in fase processuale per concorso in strage, all'Adknronos, che ha riportato gli interi virgolettati.

"Agli atti del fascicolo del processo principale sulla strage di Bologna - ha fatto sapere l'avvocato sopracitato - ci sono delle foto dei cadaveri ma non erano indicate nell'indice atti e documenti, fatto in maniera sommaria". E questo è solo uno dei problemi sollevati. La questione interessa, in maniera per nulla banale peraltro, il numero delle immagini che l'avvocato si sarebbe aspettato di rintracciare, potendo visionare quel materiale: "Il perito medico legale incaricato all'epoca chiese e ottenne il rimborso per 116 foto". La differenza non è di poco conto: l'avvocato Pellegrini dice che nel fascicolo di fotografie ce ne sono soltanto 92.

Dunque all'appello, stando alla sua versione, ne mancano 24. Dopo quello sulla 86esima vittima, potrebbe aprirsi così un altro vero e proprio giallo attorno all'attentato comesso il 2 agosto del 1980. Quello per cui tante piste sono state seguite, giornalisticamente e non. Se quello che Pellegrini sostiene dovesse essere confermato, il quesito diventerebbe immediato: dove sono le altre foto e perché non fanno parte del fascicolo?

L'avvocato Alessandro Pellegrini ha anche reso noti ulteriori particolari: "C'era una busta, senza specificare l'oggetto, con dentro 92 foto dei cadaveri, raccapriccianti, e capisco il motivo per cui non sono state mai diffuse". Almeno per questo, insomma, una spiegazione c'è. Ma esiste anche l'intenzione ferma di non evitare ulteriori indagini: "Noi continueremo le nostre ricerche", ha fatto sapere il legale. Per quanto altre immagini fotografiche, in realtà, esistano anche.

Ma Pellegrini le ascrive ad una "mano diversa".

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