Cronache

Gli stranieri (regolari) in Italia? ​In dieci anni sono raddoppiati

In Italia vivono oltre 5,3 milioni di stranieri. Negli ultimi anni il numero è pressoché raddoppiato. Ed è boom anche di bimbi nati da immigrati

Gli stranieri (regolari) in Italia? ​In dieci anni sono raddoppiati

La stima della presenza straniera regolare complessiva in Italia è di 5.359.000 persone. Un dato numericamente simile a quello degli italiani all'estero che "sono 5.383.199 secondo le Anagrafi consolari, aumentati di oltre 150mila unità rispetto al 2015". Al Nuovo Teatro Orione, questa mattina, il centro studi e ricerche Idos ha presentato la XVIIesima edizione del dossier statistico sull'immigrazione. "Negli ultimi dieci anni - ha spiegato il presidente Ugo Melchionda - la popolazione straniera in Italia è raddoppiata". Dal dossier emerge, infatti, che tra il 2007 e il 2016 gli stranieri residenti in Italia sono, infatti, aumentati di 2.023.317 unità e nel solo 2016 sono state 262.929 le persone registrate in provenienza dall'estero.

L'aumento degli stranieri

Gli immigrati in Italia continuano ad aumentare. Al 31 dicembre 2016 il numero dei cittadini stranieri residenti in Italia, 5.047.028, è aumentato di appena 20.875 persone rispetto al 2015. "Eppure tra sbarchi, altri flussi in arrivo e cancellazioni anagrafiche - si legge nel documento - i movimenti migratori hanno interessato quasi un milione di persone. L'esiguo aumento netto di questa popolazione è stato anche determinato dal gran numero di acquisizioni della cittadinanza italiana". Tra i 5 milioni di residenti stranieri, 3.509.805 sono i non comunitari. "Tuttavia - spiega il dossier - l'archivio dei permessi di soggiorno ne attesta 206.866 in più, costituiti soprattutto da nuovi arrivati, ancora in attesa di essere registrati come residenti".

La mancata integrazione

Dinnanzi a tutti questi ingressi l'Idos riscontra un problema di partecipazione al mercato del lavoro, soprattutto da parte di alcune comunità straniere. Problema che, poi, si riflette sulla mancata integrazione causata, a detta degli analisti, dall'aver "concentrato molto l'attenzione sui temi della prima accoglienza". Secondo il vice ministro degli Esteri, Mario Giro, contestato da una spettatrice per le politiche assunte dal ministro Marco Minniti, la mancata integrazione "è un problema che ci porteremo avanti per lungo tempo, dobbiamo attrezzarci diversamente. Mi sono reso conto che niente è neutro. Almeno il 40% della nostra popolazione è ideologicamente convinta che gli stranieri se ne devono andare". Da qui la stoccata sullo ius soli. "Spero che venga approvato anche se, nell'attuale maggioranza, non tutti sono d'accordo".

I figli nati dagli immigrati

Di pari passo cresce anche il numero delle nascite da genitori stranieri. Nel 2016 sono state 69.379, un settimo di tutti i nati nell'anno. Il dossier, curato in collaborazione con l'Unar, fa notare che gli stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana "più per naturalizzazione (che presuppone 10 anni di residenza previa) che a seguito di matrimoni con cittadini italiani (17.692 nel 2015)". Tali acquisizioni, da appena 35.266 nel 2006 sono salite a 178.935 nel 2015 e a 201.591 nel 2016. Per capirci: in tutta l'Unione europea parliamo di 841mila nel 2015. "L'ulteriore rinvio della riforma della legge sulla cittadinanza risulta ancora più inescusabile se si tiene conto dell'elevata quota di giovani stranieri nati in Italia", denuncia il dossier precisando che "contrariamente a quanto spesso si crede, sono relativamente ridotti gli oriundi residenti all'estero che hanno conseguito la cittadinanza italiana iure sanguinis".

Il dibattito sui flussi

A chi chiede più migranti e l'approvazione dello ius soli, Forza Italia oppone la rione dei numeri. "Con questo ritmo - tuona Stefano Maullu - nel giro di pochi anni il popolo italiano verrà gradualmente sostituito dagli stranieri, e dell'identità nazionale resterà soltanto un pallido ricordo". Tra cinquant'anni, secondo una elaborazione dell'Istat, un terzo della popolazione sarà composta da stranieri e da italiani di origine straniera. "Il compito della politica, di fronte a queste prospettive - fa notare l'eponente azzurro - consiste nel creare il contesto ideale per consentire agli italiani di rimanere, creando lavoro e benessere, ma anche nell'intercettare le ondate migratorie che potrebbero compromettere in maniera irreparabile l'integrità nazionale.

È una sfida decisiva, in gioco c'è l'identità stessa della nostra nazione - conclude - è la sfida dei nostri tempi, e la dovremo affrontare senza paura".

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