Cronache

Tasse, l'Ue ora gela Renzi sulla mossa elettorale

Dalla Commissione arriva un "no comment" sull'ipotesi di une riduzione dell'Irpef per il 2017

Tasse, l'Ue ora gela Renzi sulla mossa elettorale

"No comment" della Commissione Ue alla possibilità di anticipare la riduzione dell’Irpef al 2017, come ventilato in queste ore. "Non abbiamo commenti, siamo nella fase di valutazione del bilancio e eventuali valutazioni in questo senso rientreranno in questo esercizio", ha detto la portavoce rispondendo ai giornalisti che chiedevano se sia fattibile l’anticipo della riduzione delle tasse al 2017.

Il governo potrebbe scegliere di accelerare il percorso per la riduzione delle tasse, con un maxi intervento, che riguardi anche la riduzione dell'Irpef, già nel 2017. In questo senso, però, resta decisivo il margine di flessibilità che il premier Matteo
Renzi e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan riusciranno a concordare con Bruxelles. Il taglio dell'Irpef e' fissato per il 2018 ma, ha sintetizzato il viceministro dell'Economia Enrico Morando, non è escluso che sia possibile "se le cosse dovessero andare un po' per il verso giusto, anticipare iniziative che oggi programmiamo per il 2018 al 2017". Lo stesso Morando ha però anche aggiunto che "adesso, e' presto per dirlo". Certo, comunque, si apre uno scenario nuovo, per un intervento la cui fattibilità andrà verificata nei prossimi mesi. Intanto arriva uno stop dall'Ue. Il "no comment" che arriva da Bruxelles di fatto potrebbe pesare sui piani di Renzi e sulle sue promesse elettorali. E così Renzi tira il freno a mano: "Non c’è un anticipo del taglio dell’ Irpef nei programmi del governo", ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini. Infine ha precisato: "L'Ires nel 2017 e Irpef nel 2018.

Se ci sono margini per un anticipo, ben venga, ma l’impegno politico resta quello di Renzi e Padoan".

Commenti