Cronache

Terrorismo, quei contatti con le moschee di Bari e Aversa

Il denaro, proveniente dalle offerte raccolte all'interno delle moschee, passava in Europa prima di arrivare in Turchia e Siria

Terrorismo, quei contatti con le moschee di Bari e Aversa

Al termine dell'operazione antiterrorimo in Abruzzo è seguita una conferenza stampa per renderne noti i dettagli. La Procura Antiterrorismo de L'Aquila ha individuato come principale colpevole un tunisino, il cui compito era quello di organizzare il trasferimento di denaro in Siria e Turchia al fine di "favorire il passaggio di aspiranti terroristi" nei Paesi in questione. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, l'uomo - che commerciava in tappeti e ristrutturazioni edili - aveva contatti con l'imam della moschea di Bari e Aversa: la moglie era dipendente fittizia di una società riconducibile al primo; il secondo invece era stato ospitato nella sua abitazione di Alba Adriatica, in provincia di Teramo.

L'organizzazione

Le perquisizioni compiute lo scorso marzo tra Abruzzo, Piemonte, Lombardia e Marche hanno contribuito ad un'accelerazione dell'operazione: è stato possibile documentare il legame tra finanziamento e terrorismo. Un ruolo cruciale è stato svolto dalla notevole quantità di denaro, proveniente dalle offerte raccolte all'interno delle moschee, destinata all'organizzazione radicale islamica Al-Nusra. I soldi passavano in Europa (Inghilterra, Germania e Belgio) prima di arrivare in Turchia e Siria. Sono stati inoltre accertati continui trasferimenti di denaro verso imam dimoranti in Italia, uno dei quali già condannato in via definitiva per associazione con finalità di terrorismo internazionale. Attrice importante dell'organizzazione è stata una commercialista torinese che modificava la contabilità per "mascherare" gli illeciti tributari. Cristina Roina aveva così favorito l'evasione dell'imposta.

Sono state rese note anche le identità degli arrestati: i residenti a Torino erano B. Brahim Jameleddine Kharroubi, Nicoletta Piombino, Kalifa Ben Sabeur Jerril, Khalifa Ben Sofiene Jerril e Omar Kharroubi; quelli di Alba Adriatica (Teramo) invece Sahbi Kharroubi, Mohamed Ben Akran Kharroubi e Wissal Doss.

Infine Atef Argoubi era residente a Castorano (Ascoli Piceno).

Commenti