Politica

Il topolino Renzi può scappare dalla verità ma non dagli elettori

Il topolino Renzi può scappare dalla verità ma non dagli elettori

«Grazie alla diffusa e interessata infantilizzazione del pubblico, specie in campo politico, il tratto fondamentale della menzogna non è oggi quello di nascondere la verità, ma di sostituirla, di distorcere le idee e di uccidere i fatti, che però hanno la testa dura». Questa osservazione - scritta dal professor Remo Bodei nel libro Limite si addice a pennello all'agire politico di Matteo Renzi.

Il premier non nasconde né Verdini nuovo leader della sinistra, né i brogli alle sue primarie, né la crescita allo zero virgola, né la spesa pubblica che aumenta di giorno in giorno. Addirittura li esibisce come fossero successi, li distorce al punto da rendere inafferrabile la verità.I fatti però come giustamente sostiene Bodei hanno la testa dura. E, di solito, parlano chiaro, almeno per chi ha voglia di guardarli con distacco. Comunque lo si voglia girare, un broglio resta un broglio e di zero virgola non si campa. I nostri due marò restano prigionieri dell'India e in Libia abbiamo permesso a una banda di predoni del deserto prima di uccidere due nostri connazionali e poi di macellarne i corpi per fare sparire le prove.E ora altro fatto siamo all'esplosione del Pd, annunciata ieri via intervista al Corriere della Sera da Massimo D'Alema. Fatto che appassiona vecchi comunisti e giovani renziani, ma che lascia del tutto indifferente il resto del mondo. Non a caso, i due principali organi di informazione della finanza internazionale, il Wall Street Journal e l'Economist, in queste ore stanno puntando la loro attenzione su Virginia Raggi, candidata grillina alle elezioni di Roma. Scrivono articoli, ne parlano con rispetto, un fenomeno da studiare, dicono.

Detto che noi alla giovane ragazza preferiamo l'esperto Bertolaso, fosse solo per l'esperienza e la solidità dimostrata in passato, ci viene più di un dubbio che Renzi, il suo attuale Pd o il suo futuro Partito della Nazione siano pratiche già archiviate da chi fiuta prima di altri dove sta il futuro. Da chi non si fa ingannare dai distorsori di idee (Verdini) e di fatti (Renzi).A furia di truccare e barare, la montagna Renzi sta partorendo un topolino che non fa paura a nessuno. Un topolino che, per quanto sgusci via veloce dalle verità, molto presto finirà nelle fauci di quel gatto sornione che è l'elettorato.

Alle amministrative-verità mancano solo tre mesi.

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