Cronache

Torino, clandestini stanchi dei controlli aggrediscono agenti

Uno di loro era noto con ben 12 alias alle forze dell'ordine, forniti durante precedenti controlli; il secondo, dichiaratosi minorenne, invece, secondo gli inquirenti avrebbe già da tempo raggiunto la maggiore età

Torino, clandestini stanchi dei controlli aggrediscono agenti

Aggressione ai danni di una pattuglia di agenti della questura di Torino da parte di due cittadini stranieri.

L'episodio si è verificato durante il pomeriggio dello scorso giovedì in largo Giulio Cesare, quando i poliziotti hanno deciso di effettuare una semplice operazione di controllo nei confronti degli extracomunitari, che non l'hanno presa bene.

Alla richiesta di esibire i documenti di identità o di declinare le proprie generalità, gli africani hanno risposto con grande ostilità, probabilmente proprio per il fatto di essere entrambi dei clandestini sul territorio nazionale. "Noi i documenti non ve li diamo. Ve ne dovete andare via di qua. Avete rotto, siete sempre a controllare.", hanno gridato gli extracomunitari agli uomini in divisa, come riportato da "TorinOggi".

La scelta effettuata, ovviamente, comportava il trasferimento negli uffici della questura per le consuete operazioni di identificazione, ma quando hanno capito cosa stava per accadere loro, gli africani hanno dato in escandescenze. Strenua la resistenza opposta nei confronti degli agenti, minacciati e presi a spintoni e gomitate dai due stranieri.

I poliziotti sono comunque riusciti ad avere la meglio su di loro, ed hanno provveduto a completare le operazioni necessarie. Entrambi, come anticipato, clandestini e dunque denunciati per violazioni delle norme sull'immigrazione hanno rivelato qualche problema anche in fase di identificazione. Il primo dei due, 20enne maliano, era noto con ben 12 differenti alias forniti in occasione di precedenti controlli. Il secondo, dichiaratosi minorenne gambiano (17 anni) è invece secondo gli inquirenti decisamente un individuo di maggiore età.

La denuncia per false attestazioni si unisce dunque alla precedente ed a quelle per resistenza e minacce a pubblico ufficiale.

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