Cronache

Torino, prima la lite per soldi poi l'omicidio: ucciso un 57enne

A perdere la vita il 57enne incensurato Roberto Moschini, ferito a morte con un punteruolo dal pregiudicato Alberto Diatto. I due erano in cattivi rapporti da tempo a causa di un debito non saldato

Torino, prima la lite per soldi poi l'omicidio: ucciso un 57enne

Notte di sangue a Vistrorio (Torino), dove questa notte una violenta lite fra due uomini si è conlcusa con un omicidio. A perdere la vita il 57enne Roberto Moschini, un incensurato da tempo residente nel comune, pugnalato con un punteruolo dal 60enne Alberto Diatto.

Secondo quanto ricostruito dalla stampa locale, la discussione fra i due sarebbe scaturita a causa di un debito non saldato. Determinato ad ottenere il denaro, Diatto, un pregiudicato, ha aggredito Moschini, ferendolo a morte.

Le tensioni hanno avuto inizio fin dal primo pomeriggio di ieri, con il 60enne che raggiungeva l'abitazione del suo "debitore" per ricordargli con fare minaccioso il conto da saldare. Alcuni vicini di casa raccontano di vere e proprie intimidazioni gridate a gran voce.

Prima di allontanarsi infuriato dall'abitazione, Diotto avrebbe addirittura bucato le gomme della Fiat Punto del 57enne.

La situazione è tuttavia degenerata intorno alla mezzanotte, quando Diotto ha raggiunto ancora una volta la casa di Moschini, in via Cairoli, per riprendere la discussione. Fra i due uomini si è di nuovo scatenato un violento litigio, udito da tutti i vicini di casa della vittima, che si è conlcuso con l'omicidio. Dopo aver ferito a morte il 57enne, Diatto ha tentato di darsi alla fuga, ma è stato rincorso e trattenuto da due residenti.

Sul posto un'ambulanza del 118 ed i carabinieri di Ivrea, allertati da altri vicini di casa. Malgrado il tempestivo arrivo dei soccorsi, Moschini è in breve spirato a causa delle ferite.

Accusato di omicidio, Diatto è stato arrestato e condotto dietro le sbarre, dove si trova ora a disposizione dell'autorità giudiziaria. Nel cortile dell'abitazione della vittima è stata trovata e sequestrata l'auto dell'assissino, ora esaminata dagli inquirenti.

In casa di Moschini, inoltre, sono state rinvenute delle sostanze stupefacenti che hanno portato gli inquirenti a pensare che, alla base del delitto, possano esserci anche delle ragioni legate al commercio di droga.

Del caso si stanno occupando i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche (Sis) di Torino.

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