Cronache

Migranti, la procura anti Salvini: "Barconi? Non si vieta l'attracco"

Il procuratore capo Spataro: "Se per assurdo un barcone di immigrati attraccasse ai Murazzi sul Po, nessuno potrebbe vietare alle persone a bordo di scendere"

Migranti, la procura anti Salvini: "Barconi? Non si vieta l'attracco"

Il procuratore capo di Torino, Armando Spataro ha predisposto alcune direttive per la sua procura per rendere più efficace il contrasto dei reati "motivati dall'odio raziale e dalla discriminazione etnico-religiosa". Tra le direttive del procuratore capo del capoluogo piemontese c'è anche un'indicazione chiara: "sveltire gli affari dell'immigrazione". Spataro si riferisce alle procedure che prevedono il riconoscimento o meno della protezione internazionale per chi ne fa richiesta dopo l'arrivo nel nostro Paese.

Spataro nel presentare il suo piano alla stampa di fatto anche dell'emergenza immigrazione e senza mai citare il Viminale ha parlato tra le righe anche della politica dei rispingimenti che il ministro Salvini ha messo sul campo nelle ultime settimane chiudendo i porti alle navi delle Ong che trasportano i migranti salvati nel Mediterraneo: "Non si può respingere in mare gli immigrati e non vagliare la loro richiesta di status di rifugiato politico. Se per assurdo un barcone di immigrati attraccasse ai Murazzi sul Po, nessuno potrebbe vietare alle persone a bordo di scendere. Se accadesse, tale comportamento sarebbe oggetto di una nostra indagine", ha affermato Spataro. "L’immigrazione è una questione che riguarda tutto il mondo. Esiste il divieto di respingere un rifugiato verso luoghi in cui la sua vita possa risultare minacciata. Non si può respingere in mare gli immigrati e non vagliare la loro richiesta di status di rifugiato politico", ha affermato Spataro.

Poi il procuratore capo di Torino ha aggiunto: "L’immigrazione è una questione che riguarda tutto il mondo. Esiste il divieto di respingere un rifugiato verso luoghi in cui la sua vita possa risultare minacciata. Non si può respingere in mare gli immigrati e non vagliare la loro richiesta di status di rifugiato politico". E la lkinea di Spataro è stata condivisa anche dal procuratore generale Francesco Saluzzo: "Sono malamente impressionato per i comportamenti odiosi che si sono manifestati in quest’ultimo periodo, che incitano all’odio razziale nei confronti di soggetti stranieri provenienti soprattutto dall’Africa e dal Medio Oriente. Come se si dovesse comunicare alla gente che è arrivato il momento di passare al contrattacco. Questi comportamenti sono reati che devono essere perseguiti". Ma Saluzzo non si ferma qui e di fatto chiede più tutele per gli stranieri sul fronte legale: "Il cittadino straniero ha egualmente il diritto di essere tutelato nei confronti degli altri stranieri e direi ancora di più degli italiani. Nel senso che se si commettono dei reati nei confronti di uno straniero, non bisogna nè banalizzare nè dire ’beh, in fondo questi se la sono cercata'". Infine aggiunge: "L’individuo, se deve essere sanzionato, è perchè ha fatto qualcosa, non può essere soggetto ad ulteriori sanzioni che sono quelle dell’umiliazione, dell’aggressione verbale, del dileggio, del disprezzo per ragioni di provenienza o religiose. Questo è semplicemente inammissibile". E alla procura di Torino risponde Salvini su Twitter: "Forse il procuratore capo di Torino pensa che l’intera Africa possa essere ospitata in Italia? Idea bizzarra. Bloccare i porti ai trafficanti non è un
diritto ma un dovere.

Se qualcuno la pensa diversamente può presentarsi alle elezioni e chiedere cosa ne pensano gli italiani".

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