Cronache

Tragedia a Napoli, adolescente precipita dal quindicesimo piano

Giovane studentessa precipita da uno stabile. Ipotesi di suicidio per il timore di essere bocciata

Tragedia a Napoli, adolescente precipita dal quindicesimo piano

Si chiamava Eleonora la ragazza di quindici anni che nel pomeriggio di ieri, è precipitata dal quindicesimo piano al Centro Direzionale di Napoli. In un edificio dell'isola G1 si è consumata la tragedia, un volo di quaranta metri che ha messo fine in pochi secondi alla giovane vita dell'adolescente. Immediati i soccorsi del 118, vani i tentativi di rianimarla. I medici al momento del ritrovamento del corpo di Eleonora non hanno potuto che costatarne il decesso.

L'ipotesi più accreditata è quella del suicidio. Dopo il tragico evento gli inquirenti stanno ricostruendo il puzzle sulla vita di Eleonora non lasciando esclusa nessuna pista. La ragazza abitava a poca distanza dal luogo della tragedia, nel Rione Luzzatti, nei pressi di Gianturco. Proveniva da una famiglia normale, <<per bene>>, è stata definita da tutti i conoscenti. Non sussitevano problemi familiari, nè di altra natura. L'unico cruccio della giovane in questo periodo della sua vita, così come testimoniato dagli stessi familiari, era rappresentato dal rendimento scolastico. Si ipotizza infatti, che il dramma sia stato scaturito dalla paura della ragazza di essere bocciata. Al momento sono solo supposizioni, gli inquirenti stanno conducendo le indagini senza lasciare esclusa alcuna pista.

Il caso di Eleonora se venisse confermato, fa ripensare immediatamente ad un'altra tragedia avvenuta lo scorso 19 aprile nel mantovano. Un altro quindicenne si è tolto la vita lanciandosi dal balcone della sua abitazione, dopo aver ricevuto un brutto voto a scuola. Entrambe le tragedie non sono dei casi isolati. Dati allarmanti giungono dall' Osservatorio Nazionale Adolescenza.

Secondo uno studio condotto dalla Onlus, emerge che in Italia i tentativi di suicidio da parte dei giovanissimi tra i 14 e i 19 anni, negli ultimi due anni sono raddoppiati e rappresenta la seconda causa di morte tra i giovani.

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