Cronache

La tragica morte di Alessio: lo sgomento del nonno e dei suoi insegnanti

E’ sconvolto il nonno, Enzo, con il quale viveva e che lo aveva allevato dopo la morte della mamma: “Perché si trovava in Francia? - ripete più volte -. Perché ha commesso un gesto del genere”

La tragica morte di Alessio: lo sgomento del nonno e dei suoi insegnanti

C’è grande cordoglio a Ventimiglia per la tragica e inaspettata morte di Alessio Vinci, 18 anni, lo studente iscritto al primo di Ingegneria Aerospaziale di Torino, che ha perso la vita, sabato scorso, dopo un volo di circa quarantacinque metri, da una gru situata in un cantiere di Parigi e per il cui episodio è stata aperta un’inchiesta dalle autorità francesi.

E’ sconvolto il nonno, Enzo, con il quale viveva e che lo aveva allevato dopo la morte della mamma: “Perché si trovava in Francia? - ripete più volte -. Perché ha commesso un gesto del genere”. Al momento l’ipotesi più attendibile resta quella del suicidio, ma gli interrogativi da chiarire sono tanti, troppi. Innanzitutto, il movente. E’ vero, Alessio viveva con la pensione minima del nonno, ma aveva anche trovato molte persone che lo aiutavano ed era un ragazzo con un’intelligenza fuori dal normale.

A quel ritmo di studio - si era diplomato con un anticipo e il massimo dei voti, al Liceo Scientifico - gli sarebbero bastati pochi anni per laurearsi e trovare un lavoro, che lo avrebbe ripagato dei tanti sacrifici. C’è, poi, l’inquietante messaggio di un amico, Mario, che su Instagram scrive: "Un altro fratello in cielo 'ucciso' dalle donne, riposa in pace”. L’autopsia sulla salma di Alessio dovrebbe essere effettuata, nelle prossime ore. Nel frattempo, la polizia francese ha acquisito le immagine del sistema di videosorveglianza cittadino e del cantiere, per capire se si trovava da solo o in compagnia.

"Era un ottimo ragazzo e studente, solare, capace di entrare in relazione con i compagni - ricorda il professore Giuseppe Monticone, preside del Liceo Scientifico Aprosio, di Ventimiglia -. Siamo davvero sgomenti per quanto è accaduto”.

Commosso è il ricordo della sua ex insegnante delle medie, Anna Maria Giovannelli, che su Facebook afferma: "Un ragazzo e un allievo modello: studioso, intelligente, educato, umile, delicato e sensibile, buono e rispettoso con tutti. Quanto ti piaceva lo sport e riuscivi bene in tutte le discipline! Voglio ricordarti felice quando giocavi con i tuoi compagni".

Prosegue: "Ti mancava la mamma, soffrivi in silenzio ma i tuoi begli occhi parlavano. Ho cercato di volerti bene come tutti i miei colleghi, le bidelle e tutti i tuoi compagni Credimi, era davvero facile volerti bene.

Ero contenta di averti ritrovato su Facebook, dopo cinque anni e mai più avrei potuto immaginare di ritrovarmi qui a darti l'ultimo saluto, è terribile e doloroso".

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