Cronache

Una trasfusione può salvare una donna in coma, il marito-tutore rifiuta: "Siamo testimoni di Geova"

"Non posso farlo, me lo impone la fede". Con questa risposta un marito ha negato una trasfusione alla moglie in coma

Una trasfusione può salvare una donna in coma, il marito-tutore rifiuta: "Siamo testimoni di Geova"

"Non posso farlo, me lo impone la fede". Con questa risposta un marito ha negato una trasfusione alla moglie in coma. L'episodio è accaduto all'ospedale di Baggiovara, in provincia di Modena, dove una donna da giorni si trova in coma, in gravi condizioni. L'uomo, autorizzato a prendere decisioni al posto della moglie, ha rifiutato la proposta dei medici di fare delle trasfusioni, da loro considerata l'unica soluzione per salvare la donna, ma il marito ha rifiutato perché entrambi sono testimoni di Geova.

Questa religione infatti, vieta ai suoi fedeli di accettare del sangue proveniente da altre persone dal 1945, anno a cui risale un articolo sulla "Torre di Guardia", un testo secondo il quale il divieto di trasfusioni è riportato nella Bibbia. Non è la prima volta che un caso simile fa discutere e scuole l'opinione pubblica. Ogni volta, il Servizio sanitario nazionale e lo Stato si trovano divisi tra adempiere il loro dovere medico e il rispetto dei credo religiosi dei loro pazienti.

Nonostante i medici abbiano spiegato al marito la gravità della situazione, l'uomo ha ribadito il suo no.

Non potendo procedere con la trasfusione, i dottori si sono rivolti al tribunale civile per ottenere l'autorizzazione di un giudice ma, al momento, nessuno ha firmato i documenti per l'autorizzazione.

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