Cronache

In arresto l'ad di Tributi Italia, Giuseppe Saggese. Sottratti 100 milioni di euro dall'Ici

In manette Giuseppe Saggese, ad di Tributi Italia. La concessionaria incaricata della riscossione di tasse comunali in 400 comuni italiani avrebbe sottratto oltre 100 milioni

In arresto l'ad di Tributi Italia, Giuseppe Saggese. Sottratti 100 milioni di euro dall'Ici

In manette con l'accusa di peculato, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute certificate e omesso versamento Iva. Giuseppe Saggese, ad di Tributi Italia, società che riscuote le tasse in 400 comuni italiani, è stato arrestato dalla Tributaria di Genova su ordinanza del tribunale di Chiavari.

Secondo l'accusa Saggese avrebbe operato - fino al 2010 - riscuotendo tasse per più di cento milioni. Tasse che non sono mai state versate ai comuni. Personalmente avrebbe sottratto 20 milioni alla società. La società, registrata come spa, era una società fantasma, dichiarata fallita.

Oltre a non versare i soldi delle tasse comunali ai 400 comuni per i quali lavorava, la Tributi Italia avrebbe licenziato buona parte dei suoi mille dipendenti, mettendone altri in cassa integrazione. Queste manovre avrebbero permesso all'ad di vivere nel lusso. La Finanza ha accertato prelievi bancari a suo nome per oltre 10mila euro in contanti al giorno. Poi yacht, aerei privati, soggiorni in località lussuose e feste mondane. 

Il gip del tribunale di Chiavari, Fabrizio Garofalo, scrive nell'ordinanza che "il gruppo societario negli anni 2008 e 2009 aveva una situazione economica disastrosa, con un migliaio di dipendenti senza lavoro e con enormi debiti con gli enti locali. Ciò era sostanzialmente dovuto alla fuoriuscita di enormi somme di denaro dalle casse società".

Arresti. Altre società controllate

Insieme all'arresto dell'ad di Tributi Italia, la procura ha disposto sequestri per un valore di otto milioni tra Rapallo, Recco, Cogorno (Genova), Genova, Roma e Borgonovo del Tidone (Piacenza) nei confronti di altre persone sotto indagine. Per quattro di loro disposto l'obbligo di dimora. Quattro persone a piede libero. Complessivamente le fiamme gialle hanno finora recuperato 9 milioni di euro tra beni e denaro. Difficilmente si potranno trovare anche i 90 milioni che mancano.

Gli inquirenti hanno controllato anche altre tre società: Istituto Finanziario Europeo Srl, Immobiliare Tributi Italia spa.

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