Cronache

Ecco quanti soldi guadagnare per essere felici

I ricercatori ritengono che non si debba superare una certa soglia di ricchezza per evitare il rischio di minare la propria felicità

Ecco quanti soldi guadagnare per essere felici

Soldi e felicità, un'associazione che si dà sempre per scontata ma che risulterebbe perfetta solo ed esclusivamente nel caso in cui il denaro sia sfruttato per ottenere del tempo libero. Questa la convinzione, almeno fino ad oggi, quando sul tema ha espresso la propria opinione il Dipartimento di Scienze Psicologiche della Purdue University (università statunitense sita a West Lafayette, nello stato dell'Indiana). Stando ad un recente studio accademico, pubblicato in Italia da Focus e ripreso anche da Dagospia, i soldi farebbero la felicità dell'uomo a patto che non siano troppi e non venga superata una certa soglia limite.

I dati raccolti dall'Università, pubblicati direttamente sulla rivista Nature Human Behaviour, rivelano che il limite oltre il quale sarebbe bene non andare per non incorrere nel rischio di veder intaccata la propria felicità è quello di 95mila dollari netti l'anno (escluse quindi tasse di ogni genere). La soglia delle serenità, invece, sarebbe anche più bassa: nel caso dei single, stando al Dipartimento di Scienze Psicologiche della Purdue University, basterebbe incassare tra i 48mila ed i 60mila dollari l'anno. Ad influire sulla quantità di denaro da valutare sarebbe anche il Paese di residenza: un'asticella più alta per chi vive in Australia e Nuova Zelanda, più bassa per gli abitanti dell'America Latina e dei Caraibi. Per aiutarsi nello studio, i ricercatori hanno sfruttato i dati accumulati dalla World Gallup World, società di consulenza statunitense che avrebbe mappato oltre 1,7 milioni di persone di 164 paesi diversi oltre i 15 anni di età.

Ma quale sarebbe il motivo per il quale, una volta superata la soglia prospettata dai ricercatori della Purdue University di West Lafayette, la felicità dovrebbe progressivamente diminuire? Gioia e soddisfazione subentrano nell'animo degli esseri umani una volta che vengono coperte le spese relative ai principali e quotidiani bisogni (come acquistare una casa o condurre una vita dignitosa). I ricercatori, tuttavia, ritengono che, una volta tappate queste caselle, si entri in una spirale di false necessità e bisogni superflui da soddisfare: ciò sarebbe determinante a mirare la serenità. E questo indipendentemente dal sesso del diretto interessato: marginali, infatti, sarebbero le differenze tra uomo e donna.

Più importante, invece, pare essere il grado di istruzione: più alto è questo dato e più il soggetto avrà necessità di raggiungere degli standard di ricchezza elevati, anche per un eventuale raffronto con chi appartiene al medesimo ceto sociale.

Commenti