Cronache

Cancro, diagnosi da biopsia liquida: la ricerca innovativa a Torino

Diagnosticare un tumore a partire da un prelievo di sangue: è questa la sfida dell'Istituto di Candiolo. Alberto Bardelli: "La biopsia liquida in 5 anni sarà pratica clinica"

Cancro, diagnosi da biopsia liquida: la ricerca innovativa a Torino

Nei prossimi anni sarà possibile diagnosticare un tumore e creare una terapia personalizzata a partire da un prelievo di sangue, assicura Alberto Bardelli, direttore del Laboratorio di Oncologia Molecolare dell'Istutito di Candiolo, in provinciadi Torino. "La medicina del futuro sarà sempre più personalizzata", cioè calibrata in base al patrimonio genetico di ogni paziente e il cancro "verrà sconfitto, anche se rimane ancora molto da fare, questo oggi è un obiettivo realistico", ha detto Bardelli.

Classe 1967, Bardelli si è fatto le ossa come ricercatore prima a Londra e poi alla John Hopkins University di Baltimora, mentre due anni fa è stato incluso nella lista "Beautiful Minds" della Thomson Reuters Highly Cited Researcher. Il suo nome è legato alla messa a punto della biopsia liquida, un prelievo di sangue da cui si è in grado di monitorare l'evolversi di alcuni tipi di tumore.

In questi giorni ha fatto scalpore l'annuncio del colosso americano Illumina di voler mettere a punto un test del sangue in grado di svelare le tracce iniziali dei tumori, ma da questa parte dell'Oceano all'Istituto per la ricerca e la cura del cancro di Candiolo (Torino) la ricerca su metodi diagnostici e cure non è da meno. "Da alcuni anni abbiamo scoperto che è possibile fare diagnosi da prelievo del sangue, possibile perché i tumori rilasciano nell'apparato circolatorio delle molecole di dna alterato e quindi da un semplcie prelievo si riesce a risalire alla mappa dei geni e identificare un profilo per ogni paziente".

Non solo, tracciando un profilo molecolare del paziente e la sua risposta ai farmaci è possibile creare una terapia personalizzata, anche se per ora non si è in grado di farlo con tutti i tumori.

"La biopsia liquida in 5 anni sarà pratica clinica, io sono convinto che molti dei pazienti che oggi devono fare una biopsia lo potranno fare con un prelievo di sangue, o forse con un prelievo di urine, in futuro".

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