Cronache

Uccise donna in auto con l'ex, il giudice lo scarcera: "Caduti gli indizi"

Cadono indizi per i reati di omicidio volontario, tentato omicidio, violenza sessuale e stalking: resta l’omicidio stradale per il giovane che causò la morte di una donna

Uccise donna in auto con l'ex, il giudice lo scarcera: "Caduti gli indizi"

Christian Barzan è tornato in libertà. Il giovane, che lo scorso 7 giugno causò l'incidente in cui morì Giuseppina Lo Brutto, non andrà in carcere. Tutti gli indizi di colpevolezza per i gravi reati di cui era accusato sono infatti caduti.

Il giudice Angelo Mascolo ha revocato la misura della custodia cautelare in carcere che lui stesso aveva applicato e ha disposto l’obbligo di dimora per il giovane, in relazione però non alle accuse di omicidio volontario, tentato omicidio, stalking e violenza sessuale ma per il reato di omicidio stradale.

A far cambiare idea al giudice, come riporta il Corriere, sarebbero stati l'interrogatorio di garanzia del 22enne e la memoria difensiva depositata dal suo avvocato. Vengono quindi meno i gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati a lui addebitati mentre si rafforzano i gravi indizi per omicidio stradale.

L'incidente

Lo scorso 7 giugno, il giovane era in macchina con la sua fidanzata quando si è schiantato contro l'auto sulla quale viaggiava Giuseppina Lo Brutto con il marito. La donna è morta sul colpo.

"Lo ha fatto apposta, voleva uccidermi perché non volevo stare con lui", aveva subito dichiarato la ragazza del 22enne. Accuse pesanti e dichiarazioni "così precise, così particolareggiate, così sicure – scriveva il gip nell’ordinanza di custodia in carcere -, che in questo momento devono essere ritenute credibili, convalidate dall’indole violenta del prevenuto così come descritto dai testi sentiti".

A 17 giorni dallo schianto però, la situazione si ribalta completamente. Christian ha negato di aver violentato la giovane la notte del 7 giugno (la ragazza aveva invece dichiarato di essere stata stuprata prima dello schianto) e di aver tentato di ucciderla nell'incidente: "Ho perso il controllo dell’auto perché stavamo litigando. Non volevo ucciderla o uccidermi".

Così "Sono venuti meno i gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati a lui addebitati – scrive ora il gip -. Mentre si appalesano gravi indizi per il reato di omicidio stradale". Non appena dimesso dall’ospedale dove si sta riprendendo, il giovane potrà quindi fare ritorno a casa.

"Voglio solo che la verità venga fuori al più presto", ha commentato il ragazzo.

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