Cronache

A Ugento una discarica a cielo aperto di bare e indumenti di defunti

La scoperta nel Leccese. Un uomo mentre si recava al cimitero ha guardato oltre un muretto e ha scoperto una macabra discarica

A Ugento una discarica a cielo aperto di bare e indumenti di defunti

Scoperta a dir poco macabra per un uomo di Ugento, in provincia di Lecce. Mentre si recava al cimitero per visitare la tomba della madre defunta, ha scoperto oltre un muretto, in un'area annessa al camposanto, una vera e propria discarica di bare. Abbandonati sia i feretri in legno che gli interni di zinco.

In un'intervista l'uomo ha dichiarato di essere stato spinto dalla curiosità e di aver visto oltre le bare “anche resti umani”.

Sul caso è intervenuto il sindaco del paese salentino, Massimo Lecci. In un'intervista ha dichiarato che quell'area non è accessibile al pubblico, aggiungendo che l'impresa di gestione del cimitero ha trenta giorni per lo smaltimento in programma proprio oggi, guarda caso. “Nulla di strano – aggiunge sui resti dei corpi umani il primo cittadino - sono resti di estumulazioni già disinfestati. Nessun allarme”.

Saranno già disinfettati, ma fatto sta che all'aria aperta ci sono indumenti appartenuti sicuramente alle salme e il dubbio che vi siano resti umani persiste ed è forte.

È un lavoro sporco, ma qualcuno lo dovrà pur fare e quando le salme vengono esumate per metterle nell'ossario, non è detto ci siano solo le ossa. Dipende dall'altezza in cui si trova la bara e da quanta umidità i corpi assorbono dalla terra.

Nulla toglie, quindi, che tra quei rifiuti “speciali” ci siano, appunto, i resti dei defunti.

Secondo il movimento Forza Nuova di Lecce, di cui fa parte l'uomo che ha fatto la macabra scoperta, la "situazione, punta di un iceberg, vede la società lontana da quel “culto dei defunti”, base della cristianità”.

Al di là di ogni considerazione religiosa, però, qui resta una preoccupante questione igienico-sanitaria da risolvere rapidamente.

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