Cronache

Università Cattolica e Nielsen studiano la realtà di Salumi Pasini

Al via il progetto di analisi marketing promosso dall’ateneo milanese e la multinazionale di ricerche di mercato. Cinquanta gli studenti coinvolti per analizzare l’evoluzione dell’impresa lombarda e individuare nuove strategie commerciali

Università Cattolica e Nielsen studiano la realtà di Salumi Pasini

L’Università Cattolica e Nielsen hanno scelto di analizzare una piccola azienda italiana come Salumi Pasini, diversamente da multinazionali, per la peculiarità del suo processo di rinnovamento. L’azienda di Trezzano sul Naviglio, con il passaggio generazionale e l’insediamento di tre nuove figure giovani della famiglia, ha intrapreso un nuovo percorso d’innovazione mantenendo ben salde le tradizioni e valorizzando un settore parte integrante della storia del Made in Italy. Negli ultimi anni Salumi Pasini ha introdotto un nuovo brand, per ampliare la distribuzione e farsi conoscere in Italia e all’estero, e collaborato con lo chef stellato Davide Oldani, per promuovere il nuovo marchio e l’alta qualità dei suoi prodotti. Tutto questo ha incuriosito anche il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina che, nel dopo Expo, ha visitato l’azienda trezzanese. Le due prestigiose realtà, la prima nell’ambito della formazione e la seconda nelle ricerche di mercato, hanno avviato uno studio per la realizzazione di un progetto di marketing; l’obiettivo è individuare una strategia mirata d’inserimento dell’azienda nella Grande Distribuzione Organizzata e le attività di trade marketing migliori per la sua promozione. Secondo un recente ricerca di Nielsen, per il 60% dei consumatori italiani il punto vendita è fondamentale nelle decisioni d’acquisto. La Grande Distribuzione Organizzata in Europa ha registrato un aumento di 4,3 miliardi di euro spesi nel 2016. Sono gli alimenti freschi e i dolci/snack a trainare la crescita del mercato europeo del grocery mentre in Italia i salumi confezionati, il cioccolato, i piatti pronti freschi e i sostitutivi del pane. Il dato interessante è la crescita degli alimenti freschi confezionati, avvenuta spesso a scapito del prodotto fresco sfuso, che rappresentano un comparto strategico per i retailer, sia in termini di attrazione della clientela sia in termini d’immagine.

Negli affettati tutte le tipologie hanno chiuso positivamente il 2016; alla luce di questi dati Salumi Pasini potrebbe sfruttare la tendenza e accrescere la sua presenza nei punti vendita del Paese. Per cinquanta futuri manager frequentanti il Master in Marketing Management, diretto da Roberta Sebastiani e Renato Fiocca, il progetto ha rappresentato l’occasione di entrare in contatto con un’eccellenza del comparto alimentare, realtà simbolo del tessuto imprenditoriale italiano con più di sessant’anni di storia. Nel primo step dello studio, guidato da Nielsen, sono stati analizzati alcuni dati legati al mondo dei salumi e alla loro distribuzione Nel secondo step, durante la visita dello stabilimento di Trezzano su Naviglio, gli studenti hanno potuto visionare la realtà lombarda e i processi quotidiani di produzioni norcine approfondendo alcune informazioni a livello organizzativo, produttivo e distributivo e sul portfolio prodotti della struttura. Divisi in dieci gruppi, agli studenti è ora affidato il compito di elaborare un piano strategico d’ingresso nella Grande Distribuzione Organizzata per Salumi Pasini, individuare la migliore localizzazione geografica dei punti vendita ed elaborare attività di trade marketing da attivare nei punti vendita selezionati. I neo-laureati specializzati nella gestione delle relazioni con il mercato saranno chiamati il prossimo 5 giugno a presentare le loro soluzioni all’azienda. In quella data sarà individuato il gruppo che meglio avrà formulato una strategia “tailor made” per Salumi Pasini.

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