Cronache

Nuovo scandalo milionario in Vaticano: indagato un monsignore e il capo dell'Antiriciclaggio

Dopo le acquisizioni di documenti e apparati elettronici, vengono sospesi cinque dirigenti. Il Papa: "Non faremo sconti"

Nuovo scandalo milionario in Vaticano: indagato un monsignore e il capo dell'Antiriciclaggio

Perché ieri sono state effettuate acquisizioni di "documenti" ed "apparati elettronici" in Vaticano? Non è solo una curiosità. Il quesito è valido da quando la Sala Stampa della Santa Sede ha dato notizia di queste "acquisizioni", cioè sequestri, ossia proprio nel pomeriggio del primo ottobre ma, ma, nel corso della giornata di oggi, stanno emergendo altri particolari, che possono rivelarsi utili a chiarire il quadro nel suo insieme. Il Vaticano sta investingando al suo interno. Questo va premesso. Le informazioni fornite poche ore fa raccontavano di come le operazioni di acquisizione fossero state eseguite in alcuni uffici della Segreteria di Stato, il cosiddetto "ministero degli Esteri", e dell'Autorità d'Informazione Finanziaria. Stando a quanto avevamo appreso, poi, il tutto era scaturito da denunce fatte partire dallo Ior. Era noto pure come l'azione fosse stata intrapresa dopo il via libera degli organi competenti. E poi c'era quella specificazione "operazioni finanziarie compiute nel tempo". Ma niente di più analitico.

E infatti il sito Il Sismografo aveva parlato, seppur virgolettando, di un "enigma avvolto nel mistero". Una parola, quest'ultima, che non è nuova ad associazioni con gli ambienti ecclesiastici, pure con quelli della Santa Sede. Poi l'Espresso ha pubblicato questo articolo a firma di Emiliano Fittipaldi, in cui si legge di un provvedimento di sospensione per cinque dirigenti. Le persone che sono chiamate in causa - apprendiamo sempre dalla fonte sopracitata - sono: "due dirigenti apicali degli uffici della Segreteria, Vincenzo Mauriello e Fabrizio Tirabassi, di una addetta all'amministrazione, Caterina Sansone, e soprattutto di due pezzi da novanta del Vaticano". Tra le altre due persone tirate in ballo, c'è un consacrato: il pugliese don Maurizio Carlino, che era stato incaricato presso l'Ufficio informazione e documentazione della Segreteria di Stato alla fine del luglio scorso. Poi viene fatto il nome del dottor Tommaso Di Ruzza, il vertice dell'Autorità d'Informazione Finanziaria.

Resta da chiarire il perché di questa disposizione tesa alla sospensione. Bisognerà vedere quindi se, come pare, le operazioni di ieri siano collegate a queste novità. Infatti, in relazione alle "operazione finanziarie compiute nel tempo", sempre l'Espresso parla di: "operazioni finanziarie milionarie apparentemente irregolari effettuate da alcuni uffici della Segreteria di Stato".

html">Papa Francesco, che è per la linea della tolleranza zero nei confronti di ogni scandalo verificato, potrebbe dover affrontare anche il tema dell'obolo di San Pietro, perché pure quello viene nominato nell'inchiesta giornalistica quale ambito di approfondimento giudiziario.

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