Cronache

Il vescovo non benedice la sede del Pd di Viterbo. Ira di Fioroni: "Non finisce qui"

Il vescovo Lino Fumagalli ha disposto che i parroci non possano dare la loro benedizione alle inaugurazioni delle sedi dei partiti

Il vescovo non benedice la sede del Pd di Viterbo. Ira di Fioroni: "Non finisce qui"

Il vescovo non permette la benedizione della sede del circolo cittadino del Pd e scoppia la bufera. È successo a Viterbo, dove il vescovo Lino Fumagalli ha disposto che i parroci non possano dare la loro benedizione alle inaugurazioni delle sedi dei partiti. A incappare nel divieto è stato il Pd, che stava aprendo il suo nuovo circolo cittadino e non ha trovato un parroco disponibile. "È una cosa che non ha precedenti nella storia delle diocesi di questo nostro paese e di questa nostra repubblica", tuona Beppe Fioroni, deputato Pd ed ex ministro. "Il vescovo ha stabilito che le sedi di partito, che sono costituzionalmente garantite e servono al confronto e al dialogo dei cittadini oltre che alla vita democratica, non possono essere oggetto di benedizione pubblica. Ma riconduce le benedizioni delle sedi di partito a una vicenda di natura privata e intimistica", prosegue Fioroni che ricorda come si sia ormai superato il non expedit e che Papa Francesco si sia dimostrato invece sempre inclusivo: "L'insegnamento di papa Francesco è completamente diverso. Ed è quello di favorire tutti nell'essere responsabili. Perché se uno ha un problema, uscirne da solo è l'egoismo uscirne tutti insieme è la politica. Come diceva don Milani. Quello di oggi è un fatto che mi ha fatto particolarmente dispiacere. Qui non è in questione la benedizione della sede del Pd ma di qualunque soggetto politico ritenga che quei valori siano indispensabili per costruire il bene comune. Ritengo questo comportamento l'espressione di una testa che guarda all'indietro.

Credo e mi auguro che il vescovo voglia ripensare a questo atteggiamento".

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