Cronache

Violenza, machete e coltelli. Le gang sudamericane che attraggono i giovani italiani

Violenza, machete e coltelli. Le gang sudamericane che attraggono i giovani italiani

Milano come Los Angeles e, pure, come Madrid. Nella periferia meneghina prosperano le gang di giovani sudamericani che si richiamano alle più famose e sanguinarie consorterie che reggono il mercato della droga tra gli Usa e il Centro America e si preparano a conquistare l’Europa.

Nella relazione sull’attività svolta negli ultimi sei mesi del 2015, la Direzione Investigativa Antimafia denuncia la presenza – nell’hinterland meneghino e in città – di gruppi, estremamente violenti, che si rifanno direttamente alle organizzazioni più feroci del crimine dall’altra parte dell’Atlantico. Milano è terra di scontro tra la Mara Salvatrucha e i Barrio 18 – noti negli States come 18th Street Gang -, una ferocissima rivalità che è stata trasferita direttamente dall’America alle strade milanesi.

Caratterizzate dal culto della violenza (le aggressioni con machete e coltelli sono diventati una triste routine anche in Italia) e da sanguinosi riti di affiliazione (che prevedono la “resistenza” a un vero e proprio linciaggio da parte degli altri membri della banda), sono entrambe nate nelle strade di Los Angeles dalla comunità di immigrati originari di San Salvador e (anche) in Italia hanno trasferito gli affari, per lo più legati allo spaccio di droga e ai proventi di furti e rapine, e la loro mentalità criminale. Hanno costituzione sovranazionale e la loro presenza, da una decina d’anni, s’è consolidata in tutto il vecchio Continente. Con l’obiettivo di piantare semi da far fruttare, di dover cominciare da zero un importante “lavoro” di organizzazione e consolidamento, le gangs hanno iniziato la risalita dell’Europa partendo da Madrid. A volte, cercando di mascherarsi, approfittando delle pieghe del “politicamente corretto” al punto che Latin Kings e Netas, di altra origine ma di medesimi interessi e affari, una volta istallatisi in Spagna, chiesero nel 2006 d’essere riconosciuti come innocue associazioni culturali.

La Mara Salvatrucha (Ms, o Ms-13) è stata individuata dall’Fbi come una delle gang più disinvolte di tutto il panorama americano. Già nel 2013, infatti, i mareros erano in contatti d’affari con mezzo Messico: dal cartello di Sinaloa fino ai Los Zetas, passando per la Famiglia Michoàcan, tre dei più potenti cartelli della droga non soltanto del Centro America ma di tutto il mondo. E non si diventa “clienti” stabili considerati affidabili dai messicani senza spargere sangue.

Secondo la Dia sono presenti, e “pesanti” numericamente anche i Latin Kings con l’infinita galassia di fuoriusciti, alleati, nemici e amici dai nomi simili. Non solo a Milano, però. In Liguria la loro attività è – se possibile – ancora più inquietante.

Più legate al mondo giovanile, qui le pandillas (che sono i singoli gruppi che si riconoscono all’interno dell’organizzazione più grande) hanno iniziato a reclutare immigrati di origine nordafricana e persino ragazzini italiani attirati dal mondo violento delle gang e dai soldi facili.

Commenti