Cronache

Visita ufficiale di Napolitano in Vaticano

Oltre venti minuti di colloquio tra il Capo dello Stato e Papa Bergoglio. Grande identità di vedute tra i due. All'incontro era presente anche Emma Bonino

Visita ufficiale di Napolitano in Vaticano

Visita ufficiale del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in Vaticano. Nel corso dell'incontro Papa Francesco ha detto che "il popolo italiano può e deve superare ogni divisione e crescere nella giustizia e nella pace, continuando così a svolgere il suo ruolo peculiare nel contesto europeo e nella famiglia dei popoli". E a tal proposito il pontefice ha esortato l’Italia ad attingere "con fiducia e creatività dalla sua ricchissima tradizione cristiana e dagli esempi dei suoi santi patroni Francesco d’Assisi e Caterina da Siena, come pure di numerose figure religiose e laiche, e dalla testimonianza silenziosa di tante donne e tanti uomini".

Il Papa ha poi sottolineato che "anche in ambito civile è vero ciò che la fede ci assicura: non bisogna mai perdere le speranze. Quanti esempi in questo senso - ha detto ricordando la sua origine di figlio di immigrati italiani - ci hanno dato i nostri genitori e i nostri nonni, affrontando ai loro tempi dure prove con grande coraggio e spirito di sacrificio. Più volte - ha poi ricordato Papa Francesco - Benedetto XVI ha ribadito che la crisi attuale dev’essere occasione per un rinnovamento fraterno dei rapporti umani".

Dovere di tutti difendere la libertà religiosa

Dopo l'incontro con Napolitano Papa Francesco ha ricordato che "è un dovere di tutti difendere la libertà religiosa e promuoverla per tutti. In questo anno 2013 si ricorda il XVII centenario dell'editto di Milano, da più parti visto come simbolo della prima affermazione del principio della libertà religiosa - ha ricordato il Pontefice -. Un secolo fa le celebrazioni di questa ricorrenza rappresentarono una tappa nel processo storico che favorì la presa di coscienza e il contributo dei cattolici nella costruzione della società italiana, contributo che continua ad essere importante per il cammino della Nazione". Papa Bergoglio ha osservato quindi come "nel mondo di oggi la libertà religiosa è più spesso affermata che realizzata. Essa, infatti, è costretta a subire minacce di vario tipo e non di rado viene violata. I gravi oltraggi inflitti a tale diritto primario sono fonte di seria preoccupazione e devono vedere la concorde reazione dei Paesi del mondo nel riaffermare, contro ogni attentato, l'intangibile dignità della persona umana".

Napolitano al Papa: la sentiamo molto vicino

Il Presidente della Repubblica ha salutato Papa Francesco con parole di grande affetto: "La sentiamo profondamente vicino" ed "ella è già diventata una figura familiare e cara agli italiani". Poi si è soffermato sul rapporto tra Stato e Chiesa: "Non è qualcosa di freddamente istituzionale ma qualcosa di molto sentito e radicato nella storia". Napolitano ha ricordato al pontefice che una "limpida collaborazione" tra Stato e Chiesa è prevista "dalla lungimirante costituzione italiana" nella quale il principio della libertà religiosa è un
cardine. Per cui "è nostro dovere", ha aggiunto il presidente, difendere le libertà religiose "ovunque esse siano colpite".

Napolitano ha poi aggiunto che "il cambiamento che s’impone in Italia non può non toccare anche comportamenti diffusi, allontanatisi gravemente da valori spirituali e morali che soli possono ispirare la ricerca di soluzioni sostenibili per i nostri problemi, di prospettive più serene e sicure".

Nel concludere l'incontro Napolitano si è rivolto così al Papa: "Sono certo, Santità, che ci incontreremo con eguale slancio sulla stessa strada tra i due Colli, con attenzione a quel che si muove ed evolve attorno a noi, e sempre in spirito di reciproco rispetto, di chiara distinzione e di fattiva concordia". Al momento dello scambio dei doni il Capo dello Stato ha regalato a Bergoglio un quadro, con una veduta di Roma, e un ricco volume, illustrato con fotografie, dal titolo "Il Conclave di papa Francesco". Il Pontefice ha ricambiato con le medaglie del Pontificato.

Esordio in Vaticano per la laica Bonino

Il ministro degli Esteri ha fatto parte della delegazione ufficiale italiana che ha accompagnato Napolitano nella visita ufficiale alla Santa Sede. Una "prima voltàa"per l’esponente radicale considerata, da molti ambienti cattolici, la quintessenza di tutto ciò che un politico non deve essere. Si è presentata disinvolta, vestita di scuro. H stretto la mano a Papa Francesco il quale ha avuto con lei un rapido scambio di battute, sottolineate da un ampio gesto della testa.

Da parte sua la Bonino ha annuito con grande attenzione tutte le volte che il Papa prima e il Presidente della Repubblica poi citavano la necessità di difendere la libertà religiosa.

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