Cronache

"Voglio andare in carcere". Picchia carabiniere e si fa arrestare

"Voglio andare in carcere come un delinquente vero". Così, un pregiudicato in regime di arresti domiciliari picchia un carabiniere con l'intento di finire dietro le sbarre

"Voglio andare in carcere". Picchia carabiniere e si fa arrestare

"Voglio andare in carcere come un deliquente vero". Sarebbe stata questa la richiesta di Baingio Piga, già in regime di arresti domiciliari, quando i Carabinieri hanno bussato alla sua porta.

Bizzarro a dirsi, ma è andata proprio così. Il suo desiderio era quello di finire dietro le sbarre, come un criminale navigato e non di scontare la pena come un qualunque ladruncolo di quart'ordine. Inutile dire, che, di lì a breve, è stato subito accontentato. Stando a quanto riferisce L'Unione sarda, i fatti sarebbero occorsi ieri, nella tranquilla cittadina di Thiesi, in provincia di Sassari.

I Carabinieri della Radiomobile di Bonorva, sollecitati da una segnalazione anonima, sarebbero intervenuti per sedare una rissa furibonda tra due familiari quando la situazione è degenerata in circostanza folle e paradossale. Alla vista dei militari, l'uomo avrebbe dato completamente fuori di senno manifestando la ferma volontà di essere ammanettato e condotto in carcere "come un delinquente vero". Dunque, si sarebbe scagliato contro i militari, assaltandone uno con calci e pugni a pieno volto.

Il facinoroso, giò sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e condotto, per gli accertamenti di rito, presso il Comando della Compagnia dei Carabinieri di Bonorva. Successivamente, è stato trasferito presso il carcere di Bancali, in provincia di Sassari. Proprio come da richiesta.

Il militare aggredito ha riportato contusioni e tumefazioni al viso ed al braccio sinistro, con ferite giudicate guaribili in quindici giorni.

Non è la prima volta che un malvivente esprima il desiderio di finire dietro le sbarre.

Lo scorso maggio, un cinquantenne di Catania, aveva evaso gli arresti domiciliari salvo presentarsi poi presso la prigione di Giarre avanzando, in modo tanto esplicito quanto inequivocabile, la richiesta essere recluso in prigione.

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