Cronache

Whatsapp: il comune vieta le chat scolastiche

Il comune toscano che ha deciso di vietare le chat scolastiche su Whatsapp, quelle create tra genitori e insegnanti per riuscire ad avere una comunicazione tempestiva

Whatsapp: il comune vieta le chat scolastiche

Il comune toscano di Monte San Savino ha deciso di ricreare quella vecchia "relazione" che intercorreva tra genitori e insegnanti vietando le chat di gruppo Whatsapp. Il motivo alla base della proposta dell'assessore Rampini sarebbe da ricercare, oltre che nel ricreare un rapporto più umano tra le parti, anche in una confusione generale che scaturisce dalle comunicazioni che spesso avvengono sopra questa piattaforma.

Lo stesso assessore ha detto: "Abbiamo detto alle famiglie che a breve si terrà l'elezione dei rappresentanti e che questa sarebbe stata l'unica modalità ufficiale per la comunicazione con il Comune, noi e le educatrici non gradiamo essere inclusi in chat di gruppo. In questi sei anni mi sono sentita dire dai genitori 'sulla chat di Whatsapp hanno detto...' e io ho spiegato che quel canale di comunicazione non fa fede rispetto all'informazione ufficiale del Comune".

Quello del comune di Monte San Savino è una delle poche situazioni dove si sta facendo un'inversione di marcia e si vedono le tecnologie comunicative come confusionarie e poco specifiche. Infatti, spesso sono passate comunicazioni viziate attraverso queste tipologie di gruppo che non rispettavano le circolari emesse dal comune oppure dall'istituto scolastico. A Monte San Savino tra poco si preferirà un rapporto "faccia a faccia" al contrario di una semplice chat.

Le reazioni dei genitori e di chi si trova coinvolto (volente o nolente) nella decisione del comune sono state diverse e si sono registrati molti pareri contrari. Ci sono molti genitori che lamentano di quanto un ritorno al passato possa effettivamente danneggiare la comunicazione anziché aiutarla, difatti si abbandona la comunicazione immediata a scapito di una che richiede diversi passaggi. Pensiamo ai classici colloqui, dove generalmente devono essere presi appuntamenti che possono slittare anche a diversi giorni dopo. Conoscere e poter arginare i problemi di una classe o di un gruppo di alunni in maniera tempestiva consente di avere un controllo più rigoroso di ciò che avviene. Altri genitori hanno invece accolto positivamente la notizia

L'organo amministrativo ha cercato di calmare gli animi più irrequieti con una dichiarazione: "Il Comune fornirà le informazioni importanti riguardanti il funzionamento dei servizi attraverso i canali ufficiali, mediante i quali saranno ascoltate le necessità delle famiglie grazie alle sollecitazioni del rappresentante dei genitori".

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