Cronache

Whirlpool Napoli, operai in sciopero: "Produzione bloccata"

Circa 1500 lavoratori in piazza Roma. I sindacati insorgono: "Bisogna dire basta alle multinazionali che vanno dove vogliono e lasciano il deserto"

Whirlpool Napoli, operai in sciopero: "Produzione bloccata"

Pullman da Campania, Toscana e Marche: circa 1500 le adesioni registrate allo sciopero proclamato da Fiom, Uilm e Fim contro la decisione di cedere lo stabilimento Whirlpool di via Argine a Napoli. Alcuni lavoratori stanno sfilando innalzando lavatrici con il crocifisso, per indicare simbolicamente il loro funerale con lumini e fiori. I sindacati metalmeccanici hanno fatto sapere che lo sciopero è "pienamente riuscito": produzione bloccata negli stabilimenti.

"Il governo agisca"

Su Twitter la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha ribadito il proprio sostegno alla mobilitazione in questione, auspicando nell'intervento del governo per "riaprire la trattativa e far rispettare gli impegni all'azienda. Napoli non può perdere quella produzione industriale ed i posti di lavoro".

Francesca Re David ha ribadito come "uno stabilimento chiuso al sud è uno stabilimento che non riapre". Il segretario generale Fiom spera che "l'azienda torni indietro. Noi non stiamo andando al tavolo con l'azienda. Non riconosciamo quella procedura". "Bisogna dire basta alle multinazionali che vanno dove vogliono e lasciano il deserto", ha concluso.

Il segretario generale Uilm Rocco Palombella si è detto pronto a tutto per "far rispettare a Whirlpool l'accordo che ha firmato un anno fa, con il quale si impegnava a investire in Italia 250 milioni di euro fino al 2021".

Il leader Uilm lo ritiene un "fatto gravissimo che può essere l'inizio di una fuga dall'Italia della Whirlpool, con la perdita di 6mila posti di lavoro".

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