Cronache

Yara, la difesa di Bossetti: "È stato un omicidio del branco"

All'udienza di venerdì i legali di Bossetti hanno ottenuto i dati grezzi sull'indagine del dna. "Con questi dati vedremo se sono stati commessi errori"

Yara, la difesa di Bossetti: "È stato un omicidio del branco"

La difesa di Massimo Bossetti ha acquisito i dati grezzi sull'indagine genetica avvenuta sul corpo di Yara Gambirasio. Il via libera è arrivato al termine dell'udienza di venerdì scorso. "Con i dati grezzi - spiegano i difensori Claudio Salvagni e Paolo Camporini - sarà possibile stabilire se sono stati commessi degli errori".

Il Giorno ha raccolto tutte le dichiarazioni intorno all'udienza, cercando di delineare la strategia difensiva di Bossetti. Per Salvagni i nuovi dati potrebbero essere "la base per chiedere una perizia sulla traccia impressa sulla povera Yara". Per quanto riguarda l'udienza, la difesa non si lamenta, e anzi dice di aver dimostrato che "Yara e Bossetti appartengono a due mondi opposti, inconciliabili. Era impossibile che una ragazza come Yara avesse anche una semplice amicizia con un quarantenne".

Mentre qualche giorno fa Bossetti parlava di colleghi dai comportamenti strani, la linea i suoi legali puntano sull'omicidio di gruppo. Dalle indagini risulta che Yara aveva preso in prestito nelle biblioteca di Brembate di Sopra due libri sul bullismo: Brutta! e Piantatela! Chi ha detto che il bullismo esiste solo fra i maschi? segno, secondo la difesa di Bossetti, che forse Yara era vittima di bullismo. La mamma nel corso dell'udienza ha detto che la figlia era vittima di qualche presa in giro "La chiamavano Yara Toyota per il nome e per l’apparecchio ai denti - ma, spiega ancora la mamma - Le scivolava addosso, anche perché non capitava solo a lei".

La difesa percorre anche la strada del "gazebo" nominato in diverse occasioni dal padre, Fulvio Gambirasio, come un posto vicino alla palestra della ragazza dove si recavano dei "ragazzacci" a bere birra.

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