Cronache

Zaia al vescovo Cipolla: "Sbaglia, il presepe è argine identitario"

Il governatore del Veneto risponde alle affermazioni sul Natale del vescovo di Padova: "La cosa migliore per rispettare l'islam e fare il presepe e tacere"

Zaia al vescovo Cipolla: "Sbaglia, il presepe è argine identitario"

Luca Zaia risponde a monsignor Claudio Cipolla, il vescovo di Padova che in una intervista si è detto "pronto a fare un passo indietro sulle tradizioni" cristiane pur di vivere in pace con i non cristiani. Il governatore del Veneto ricorda al vescovo di "conoscere già molto bene la questione perché nel 2004, da Presidente della Provincia di Treviso, regalai un piccolo presepe in legno a ogni bambino di una scuola in cui qualcuno nella recita natalizia aveva pensato bene di sostituire il Bambin Gesù con Cappuccetto Rosso".

Poi lo attacca sulle sue frasi: "Ormai ci abbiamo fatto l’abitudine: ogni anno, insieme al periodo delle festività (...) qualche anima bella sostiene che sarebbe bene non fare il Presepe". "Vorrei fosse chiaro - aggiunge Zaia - che la difesa del Presepe sta diventando un argine anche identitario, non soltanto per chi si professa cristiano e cattolico, ma anche per chi è laico e magari osserva con distacco questa discussione".

Ne va, dice il leghista, "dei concetti di democrazia e di libertà: libertà di pensiero e libertà di professare di una religione". E sulla presa di posizione del vescovo Cipolla, Zaia non unsa mezzi termini: "Leggo questa Sua presa di posizione, Eccellenza, non come un gesto rivolto a favore della civile convivenza, ma come una affermazione che riesce a far apparire i cristiani che difendono il Presepe, e il suo valore religioso e identitario, come dei veri e propri fondamentalisti".

Una separazione che non rende onore ai cristiani, che "sono tutti indistintamente votati alla pace, al perdono, alla tolleranza, alla fratellanza". Le affermazioni del vescovo, secondo Zaia, dovrebbero essere dunque riviste: "Credo che proprio il Presepe rappresenti un segno di grande attenzione verso l’Islam. Per la religione islamica Gesù è riconosciuto come Profeta sul quale viene invocata la pace di Allah. E a Maria, la Madonna, è dedicata un’intera “Sura” del Corano.

Credo siano sufficienti queste mie scarne considerazioni per affermare che probabilmente la cosa migliore, se vogliamo davvero che nella nostra società si impongano rispetto e tolleranza per le idee e le credenze, sia allestire un bel Presepe e tacere".

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