Cronache

Ztl, la truffa degli hotel Regalavano permessi ai parenti e ai fornitori

La polizia municipale ha scoperto la truffa, grazie alla denuncia di un fornitore che li usava

Ztl, la truffa degli hotel Regalavano permessi ai parenti e ai fornitori

Usavano le autorizzazioni per l'ingresso nelle zone a traffico limitato, per favorire il passaggio di amici e parenti, invece che fornirle ai clienti degli hotel o ai disabili. È la maxi truffa scoperta dagli agenti della polizia stradale, che ha portato al ritiro di 150 autorizzazioni speciali, concesse ogni giorno agli alberghi, ma usati impropriamente.

L'inchiesta è partita dal ricorso di un automobilista, che più di un anno fa aveva contestato un verbale di contravvenzione per accesso non autorizzato alla Ztl. Secondo quanto riporta il Messaggero, l'uomo avrebbe affermato di avere il contrassegno per invalidi. Sì, peccato che il mezzo veniva usato da un fornaio per effettuare le consegne, con a bordo nessun invalido che giustifichi il contrassegno di disabilità. Non solo. La targa dello stesso mezzo risulta anche associata a quelle fornite dagli hotel, per permettere ai clienti di raggiungere e lasciare il posto, senza problemi.

Quando la polizia l'ha scoperto, ha avviato un controllo incrociato con i dati registrati dall'agenzia Roma servizi per la mobilità. E così vengono alla luce furgoni delle ditte delle pulizie che entrano e escono dalla ztl, passando per turisti, persone che varcano la zona limitata anche cento volte, auto intestate a romani che lavorano in centro, che in realtà avrebbero dovuto appartenere ai clienti degli hotel. Un centinaio, in tutto, le strutture che compravano i pacchetti di autorizzazioni e le giravano ad amici, parenti e fornitori che, in caso di ingresso nella ztl avrebbero dovuto pagare un prezzo più alto.

Le indagini della polizia sono ancora in corso e cercheranno di capire le responsabilità civili.

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