Cultura e società

Sudafrica, Cina, Estonia: quali sono i popoli più "dormiglioni"

Un sudafricano aggiunge in media un'ora e mezza al giorno di riposo al sonno notturno. A metà classifica gli italiani

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Dormire è una necessità comune a tutti gli esseri viventi. Lo stato di riposo che permette di ricaricare le energie la notte per la giornata successiva o durante il giorno sotto forma di un pisolino è fondamentale. Ma a renderlo ancora più essenziale è la sua qualità. Per questo un sonno costante ed equilibrato può prevenire lo stress. Tuttavia, le ore in cui una persona si riposa possono dipendere da numerosi fattori sociali, culturali e soprattutto familiari. E quello che non si riesce a recuperare la notte, si cerca di coprire durante il giorno con i cosiddetti sonnellini.

Il Sudafrica è il primo Paese del mondo per ore complessive di "siesta" durante il giorno: ben 554 nel corso dell'anno, circa una e mezza al dì. Le donne sudafricane riposano leggermente di più (557 ore) degli uomini (552).

In seconda posizione si collocano i cinesi con una media di 542 ore, mentre al terzo posto si trova l'Estonia, prima in Europa. La popolazione di questo piccolo Stato baltico riesce ad accumulare nell'arco di 12 mesi 530 ore di sonno extra oltre a quello notturno. Chiude il podio globale l'India, che si classifica subito dopo l'Estonia con 572 ore.

Gli italiani occupano la 21esima posizione (497 ore) in questa classifica, risultando tra i meno "dormiglioni" del continente europeo con una media di 7 ore a notte compensata però dal riposo diurno a cui si fa ricorso. Non sono pochi gli italiani che manifestano disturbi del sonno quale insonnia, apnea notturna e sonnambulismo.

In generale – e questo è un discorso che si può applicare agli esseri umani come specie e non a un determinato gruppo di individui –, le persone che sentono il bisogno di dormire di meno sono quelle più anziane rispetto ai più piccoli: a dirlo è la scienza. Ma non sempre questi bisogni fisici corrispondono alla realtà, per ragioni molteplici: le abitudini di ciascuna persona variano in base all'età, al proprio lavoro, agli hobby, alla socialità e al nucleo familiare di riferimento.

Tutte queste attività e condizioni contribuiscono sul tempo da dedicare e sulla qualità del sonno.

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