Cultura e società

"Voglio morire, la vita è finita", il grido di disperazione di Alain Delon

Le condizioni di salute dell'attore Alain Delon sarebbero gravi. A rivelarlo una perizia medica resa necessaria dopo le denunce dei figli contro la badande accusata di avere mire sull'eredità

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Fa male al cuore a tutti gli amanti del cinema e a tutte quelle generazioni che hanno conosciuto Alain Delon, sia per il suo lavoro, ma anche per i fasti di una bellezza considerata quasi sovraumana che ha fatto innamorare tutti, uomini e donne senza distinzioni. Ora quell'88, con una vita fatta di grandi alti ma anche di profondi bassi, è stanco, amareggiato, malato e da quello che si viene a sapere disperato.

Cosa succede

Nella famiglia Delon è in corso ormai da molto tempo una lotta senza esclusione di colpi da parte dei figli dell'attore Anthony, Anoushka e Alain-Fabien e dell'assistente ed ex compagna dell'attore Hiromi Rollin, fatta di denunce incrociate, rivelazioni scomode e accuse, che a lungo andare hanno fiaccato la star del cinema, il cui stato di salute desta attualmente molte preoccupazioni essendo affetto da una grave forma di linfoma.

In Francia non si parla d'altro e oggi il giornale Le Parisien ha pubblicato gli interrogatori dei gendarmi che il 12 luglio 2023 sono entrati in azione dopo che i figli dell’attore avevano cacciato dalla dimora di Douchy la sua ex compagna Hiromi Rollin, la 66enne franco-giapponese aiuto regista da trenta anni al fianco di Delon, prima come assistente poi come compagna, accusandola di maltrattamenti, circonvenzione di incapace e di mire sull’eredità. In quell'occasione un medico aveva visitato l'attore e nel suo rapporto si leggono frasi che avrebbe pronunciato Delon, che la dicono lunga sul suo stato fisico ma soprattutto psicologico.

Un paziente ormai "sfinito"

Nel suo lungo rapporto il medico racconta di come Delon abbia detto, o meglio fatto comprendere, la sua stanchezza: "voglio morire, la vita è finita" è stata una delle frasi più frequenti. "Parlare con lui è stato difficile - ha spiegato poi il dottore - perché le sue risposte erano poco chiare e talvolta faceva cenno con la testa o con il pollice della mano destra per assentire. Si trova comunque in uno stato di sfinimento fisico e psichico".

La sua posizione sulla compagna

I gendarmi nel controllare come fossero le sue condizioni gli hanno anche chiesto se fosse al corrente della denuncia presentata dai figli contro Hiromi: "sì, ne sono felice e fiero. Voglio che la smetta di infastidirmi". A questo aggiunge però che la donna ha avuto ruolo più importante e profondo nella sua vita. "Ci siamo incontrati trent’anni fa, abbiamo avuto alti e bassi. All’inizio era la mia assistente poi siamo diventati più intimi, c’era una forma di amore tra noi", anche se poi conferma il pensiero dei figli: "Negli ultimi anni i rapporti sono tornati professionali perché mi sono stancato".

Le presunte violenze, e la controdenuncia

Altro capitolo fondamentale che si legge nel rapporto, è quello delle presunte violenze, sia fisiche che verbali, che avrebbe subito l'attore da parte dell'assistente: "verbalmente - spiega - se si lascia andare finisce male". E fisicamente? "Sì, in risposta ai miei colpi, fisici. Quando mi innervosiva", risponde Delon mimando uno schiaffo. Questo ultimo particolare fa seguito anche ad una lettera che l'assistente scrisse ad una amica, lamentandosi dell’infedeltà e dei comportamenti violenti della star.

Il colloquio con l'attore si interrompe dopo oltre un'ora, perché non sta bene e accusa problemi alla testa. Le sue ultime parole ai gendarmi e al medico presente sono: "Non voglio più vederla quella". Dichiarazioni pesanti che lasciano molti punti interrogativi, anche se l'inchiesta alla fine non ha portato all'accertamento di abusi da parte della donna e per questo motivo il procedimento nei primi giorni di gennaio è stato archiviato.

Ma la battaglia non è finita, perché Hiromi Rollin ha contro attaccato, denunciando a sua volta i tre figli dell’attore per "tentato omicidio" perché avrebbero interrotto le terapie del padre, affetto da un grave linfoma.

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