Cultura e Spettacoli

I maestri del noir? Gran bugiardi

La menzogna è il "motore" di due classici firmati Leonard e Thompson. Che raccontano il lato oscuro dell'America

I maestri del noir? Gran bugiardi

La ripubblicazione quasi in contemporanea da Einaudi di due classici come Punch al rum e Colpo di spugna ci offre lo spunto per mettere a confronto due fra i più intensi narratori noir americani di tutti i tempi: Elmore Leonard (1925-2013) e Jim Thompson (1906-77). Due scrittori che hanno raccontato la metà oscura degli Stati Uniti, sia quella delle metropoli, sia quella dei piccoli centri rurali. Leonard e Thompson hanno creato personaggi che mostrano un'attitudine speciale a vivere situazioni pericolose. Jackie Burke, la protagonista di Punch al rum, è una splendida hostess quarantaquatrenne che rimpingua lo stipendio mensile trasportando per il trafficante Robbie Ordell qualsiasi cosa si possa stivare in cabina e nella sua borsa da viaggio (armi, soldi, droga, etc.). E lo sceriffo Nick Corey di Colpo di spugna amministra la giustizia nella piccola contea di Potts badando il più possibile agli affari suoi, contando sul fatto che se la gente lo reputa mezzo scemo sarà sempre un passo avanti a tutti.
Jackie e Nick mentono spudoratamente, e l'arte dell'inganno permette loro di sopravvivere. Jackie ha già scoperto che cosa significa finire in galera e non ci vuol tornare, Nick sa che usando la menzogna e il raggiro può sbattere in cella chiunque. L'hostess è bionda e avvenente, mentre lo sceriffo è sovrappeso e tutt'altro che attraente. Lei è tiranneggiata dal malavitoso Ordell e da alcuni poliziotti, lui è vessato da una moglie megera e da un cognato minorato mentale. Per Jackie il sesso è un'arma con cui ricattare i maschi che la assediano, per Nick avere più di un'amante è una valvola di sfogo dalla monotonia quotidiana. Sia l'eroina di Leonard, sia il tutore (si fa per dire) della legge di Thompson riusciranno a fregare chi li assedia.
Nonostante le somiglianze fra le due storie, molto diversi sono l'uso dei dialoghi e il montaggio delle scene d'azione. Leonard osserva le vicende con l'occhio distaccato del narratore, mentre Thompson ci fa entrare nella mente psicopatica di Nick Corey (e non sorprende che pagina dopo pagina la popolazione di Potts diminuisca, visti i piani criminali che metterà in atto lo sceriffo - il titolo originale del romanzo è Pop. 1280 e indica il numero di anime del piccolo paese). Del resto i due autori scoprirono in modi molto diversi la propria attitudine per la scrittura. Leonard vestì per la prima volta i panni del narratore quando, da ragazzo, in classe salì su un banco e davanti ai compagni iniziò a narrare Niente di nuovo sul fronte occidentale. Poi, negli anni '50 capì che il suo talento era prorompente quando, ogni mattina, scriveva racconti western prima di andare al lavoro. Faceva il pubblicitario, e sfruttava anche la pausa caffè per elaborare storie di Frontiera. Quanto a Thompson, nell'ottobre del '73 confessò, sulle pagine del settimanale Westways, che fu suo nonno a insegnarli «a bere, fumare sigari, giocare a carte e scrivere storie». Lui che teneva «un sacco di riviste pulp nella latrina. Mi disse che certi uomini si guadagnavano da vivere, e bene per giunta, scrivendo storie per quelle riviste. “Come si fa a scrivere una storia?” gli chiesi. “Be' ti servono un buono e un cattivo”, mi rispose. Così scrissi la mia prima storia, la spedii e la vendetti per otto dollari. Mio nonno mi vinse gli otto dollari barando a poker».
Invece Thompson e Leonard non hanno barato per nulla con i loro lettori nelle pagine di Colpo di spugna e Punch al rum. Il primo romanzo venne scritto nel '64, quando Thompson era all'apice del successo dopo aver sceneggiato per Stanley Kubrick Rapina a mano armata e Orizzonti di gloria. Mentre il secondo libro è del '92, quando Leonard non era ancora rientrato nell'orbita dei più desiderati da Hollywood. Fu il regista Quentin Tarantino a fare di tutto per assicurarsi i diritti di quella storia. Del resto Quentin era finito in galera proprio per aver rubato in una libreria una copia di The Switch, il romanzo di Leonard che è a tutti gli effetti il prequel di Punch al rum. Tarantino si era innamorato di due personaggi sbandati come Robbie Ordell e Louis Gara che da ladri d'auto fanno carriera fino a diventare trafficanti di armi. Ordell si trasforma in un superboss e Gara nel suo sgherro preferito. A entrambi tiene testa Jackie Burke, la quale nel film di Tarantino diventa Jackie Brown, in omaggio a uno dei personaggi cardine del romanzo Gli amici di Eddy Coyle di George V. Higgins. E nell'adattamento cinematografico cambia anche il colore della sua pelle, visto che a interpretarla è l'attrice di colore Pam Grier.


Se l'operazione tarantiniana ha fatto di Jackie Brown ('97) un omaggio alla blaxploitation degli anni '70, non meno camaleontica è stata la trasformazione apportata dal regista Bernard Tavernier a Colpo di spugna (il film è dell'81): il romanzo di Thompson è ambientato nel Texas del 1917, mentre la pellicola si svolge nell'Africa coloniale francese del 1938.

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