Cultura e Spettacoli

Una mostra e una rassegna per ricostruire il «pre» e il «post» DuceDa Predappio a Dongo

In attesa che il progetto sul Museo del Fascismo di Predappio prenda piede, una mostra e un museo raccontano ciò che successe prima e dopo il Ventennio. L'esposizione Il giovane Mussolini, visitabile fino al 31 maggio, ha sede nella casa natale del duce a Predappio ed è aperta soltanto nel weekend. Raccoglie 200 fra lettere, giornali, fotografie e ritratti. Il materiale, piccola parte della collezione di Franco Moschi, non celebra ma rievoca gli anni verdi del giovane Benito. A Dongo, paese dove Mussolini venne arrestato il 27 aprile 1945, è invece appena stato inaugurato il Museo della Fine della Guerra, che prende il posto di quello sulla Resistenza. Nelle otto sale di Palazzo Manzi, completamente rivoluzionate in chiave multimediale, il visitatore può interagire con i documenti e le testimonianze sugli eventi che portarono alla fine del conflitto, diventando protagonista del racconto. Anche a Salò è previsto un percorso sulla Repubblica Sociale Italiana e il biennio '43-45, che dovrebbe occupare il primo piano del nascente polo museale della città. Lo stanno mettendo a punto Roberto Chiarini, storico e presidente del Centro studi e documentazione sul periodo storico della Rsi, ed Elena Pala, docente dell'Università degli Studi di Milano.

Non una mera esposizione di documenti, ma un approfondimento sulla vita quotidiana di quegli anni e sul Mussolini pubblico e privato.

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