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La Cina muove la nave "Mostro": a cosa punta e cosa può fare

La nave più grande a disposizione della Guardia Costiera cinese è stata soprannominata “The Monster”, e cioè “il Mostro”, per le sue dimensioni mastodontiche

La Cina muove la nave "Mostro": a cosa punta e che cosa può di fare

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Si chiama CCG 5901 ed è la nave più grande a disposizione della Guardia Costiera cinese. Non è un caso che sia stata soprannominata “The Monster”, e cioè “il Mostro”, per le sue dimensioni mastodontiche. La nave in questione, una stazza di 12.000 tonnellate, si trova adesso nelle acque vicino a Vanguard Bank, nel Mar Cinese Meridionale, nei pressi di un sito nel quale il Vietnam controlla importanti giacimenti di petrolio e gas. Detto altrimenti, la Cina ha inviato il suo colosso in un'area tanto critica quanto ricca di risorse energetiche, e per questo attraversata da aspre rivendicazioni marittime tra le due parti. Il sito Marine Traffic ha rintracciato l'imbarcazione cinese mentre conduceva "pattugliamenti intrusivi tra i giacimenti di petrolio e gas offshore del Vietnam", seguita dalla nave vietnamita di sorveglianza Kiem Ngu 261.

Le ultime tensioni tra Cina e Vietnam

La CCG 5901, che in precedenza trasportava lo scafo numero 3901, ha lasciato il porto di Sanya nell'isola di Hainan il 14 febbraio 2024. Come ha sottolineato il sito RFA, alla fine del 2023 la nave in questione aveva pattugliato la zona economica esclusiva (ZEE) del Vietnam per quasi un mese, salvo poi esser stata sostituita il 10 gennaio da un’altra imbarcazione della Guardia Costiera cinese, la CCG 5402. Quest'ultima, per la cronaca, nelle ultime sei settimane avrebbe anche condotto pattugliamenti intrusivi nelle ZEE dell'Indonesia e della Malesia.

"Questi pattugliamenti sono una componente chiave della strategia della Cina per rafforzare le sue estese rivendicazioni marittime nelle acque contese", ha scritto Gaute Friis, analista del progetto SeaLight presso l'Università di Stanford in California. "In tal modo, la Cina mira a stabilire una presenza continua e a normalizzare gradualmente le sue attività marittime in queste aree", ha aggiunto l'esperto. La nave “Mostro” cinese è armata con mitragliatrici pesanti e dispone anche di una piattaforma per elicotteri, nonché di un hangar abbastanza grande da ospitare aerei ad ala rotante più grandi.

Dal canto suo, il ministero degli Esteri di Hanoi ha dichiarato che il Vietnam si oppone fermamente agli atti di violazione della sua sovranità sulla Vanguard Bank. "La Vanguard Bank fa parte della piattaforma continentale del Vietnam, istituita in conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS)", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri vietnamita, Pham Thu Hang, in un incontro con la stampa.

L'area marittima al centro della tensione

Ricordiamo che la Vanguard Bank, chiamata Bai Tu Chinh in vietnamita e Wan'an Tan in cinese, è una struttura sommersa che si trova interamente all'interno della ZEE del Vietnam. Hanoi e alcuni partner stranieri effettuano l'esplorazione di petrolio e gas nella località, che svolge un ruolo importante nello sviluppo di petrolio e gas vietnamita. Ricordiamo che le navi vietnamite e cinesi si sono affrontate nel luglio 2019 in uno dei peggiori scontri marittimi nel Mar Cinese Meridionale degli ultimi anni.

"Il Vietnam si oppone fermamente a tutti gli atti di violazione della sua sovranità, dei diritti sovrani e della giurisdizione sulle acque vietnamite come stabilito dal diritto internazionale, in particolare dall'UNCLOS", ha affermato Hang, aggiungendo che il Vietnam sta proteggendo e proteggerà i suoi legittimi interessi sui mari attraverso metodi pacifici, in conformità con il diritto internazionale.

Nel frattempo, le Filippine e il Vietnam hanno firmato accordi alla fine di gennaio 2024 per prevenire incidenti nel Mar Cinese Meridionale e ampliare la cooperazione tra le loro Guardie Costiere. Gli accordi, insieme alle discussioni sul miglioramento della condivisione delle informazioni e degli scambi di formazione tra gli eserciti filippino e vietnamita, sono stati stipulati durante la visita del presidente filippino Ferdinand Marcos Jr.

ad Hanoi.

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