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Drone contro un auto a Baghdad: così gli Usa hanno ucciso un leader Hezbollah

Un drone Usa ha colpito un veicolo a Baghdad. A bordo del mezzo c'erano tre membri della milizia filo iraniana Kataib Hezbollah

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Un’operazione chirurgica andata a buon fine nel cuore dell’Iraq. Gli Stati Uniti hanno appena fatto sapere di aver attaccato con un drone l'auto sulla quale viaggiavano tre membri della milizia filo iraniana Kataib Hezbollah, compreso un alto comandante del gruppo. L’episodio è avvenuto a Baghdad, non ci sarebbero indicazioni di danni collaterali o vittime civili. Sono invece morti gli uomini a bordo del veicolo. Pare che uno dei bersagli neutralizzati – almeno tre – fosse Wissam Mohammed Abu Bakr al-Saadi, comandante delle operazioni della milizia in Siria. Ricordiamo che gli Usa sospettano che Kataib Hezbollah sia la milizia responsabile del recente raid in Giordania costata la vita a tre militari statunitensi.

La vendetta degli Usa

L’annuncio di quanto accaduto è stato diffuso dal Comando Centrale degli Stati Uniti, che ha comunicato l’uccisione di un comandante Kataib Hezbollah "responsabile degli attacchi contro le forze americane nella regione". La polizia irachena ha detto che all'interno del veicolo, al momento dell’attacco, c'era almeno un'altra persona che non è stata identificata, mentre altre fonti parlano di tre passeggeri complessivi.

L'identità del comandante Kataib Hezbollah non è stata ancora resa nota. Le persone che si trovavano all'interno del mezzo non sarebbero state identificate perché i corpi sarebbero stati completamente carbonizzati dall'incendio scoppiato in seguito ad una violenta esplosione.

Funzionari delle autorità locali hanno detto che l'attacco ha colpito un Suv ad Al-Mashtal, un quartiere a maggioranza sciita nella parte orientale di Baghdad. Il raid è avvenuto mentre gli Stati Uniti stavano pianificando attacchi di ritorsione contro i miliziani sostenuti dall'Iran che il mese scorso avevano lanciato un drone contro un avamposto americano in Giordania uccidendo 3 soldati americani. Gli Stati Uniti avevano attribuito l'attacco a un gruppo di milizie appoggiate dall'Iran chiamato Resistenza Islamica in Iraq.

Cosa succede a Baghdad

Secondo quanto riportato dalla Bbc, l’attacco Usa si sarebbe concretizzato con "un colpo preciso" su un veicolo in movimento in una strada trafficata. L'auto è stata ridotta ad un rottame infuocato. Quando una troupe dell’emittente britannica è arrivata sul posto, una folla di manifestanti si è radunata cantando: "L'America è il diavolo più grande". In loco era presente anche una nutrita schiera di polizia. In un secondo momento pure le squadre Swat del ministero degli Interni iracheno si sono unite ai presenti.

La stessa troupe della Bbc ha cercato di avvicinarsi al veicolo bruciato, ma è stata respinta dagli spettatori che insistevano sul fatto che i giornalisti non fossero i benvenuti. "Voi siete stranieri", ha gridato un uomo, aggiungendo "la colpa è degli stranieri". Ci sono notizie di folle dirette all'ambasciata americana, pesantemente fortificata, per protestare.

Poco dopo il blitz Usa, i rappresentanti di Kataib Hezbollah hanno chiesto ai loro militanti di effettuare ritorsioni contro gli Stati Uniti. A gennaio, gli Usa hanno lanciato un attacco aereo a Baghdad contro il leader di Harakat al Nujaba, un gruppo accusato anche di attacchi contro le truppe americane. Washington conta circa 2.500 soldati in Iraq e 900 nella vicina Siria.

Queste forze potrebbero finire nel mirino dei suddetti gruppi locali.

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