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L'anomalia poi l'autodistruzione: mistero sul missile intercontinentale Usa

Fallisce il test di lancio di un missile balistico intercontinentale Usa tipo Minuteman III decollato dal poligono di Vandenberg, in California

L'anomalia poi l'autodistruzione: mistero sul missile intercontinentale Usa

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Mercoledì primo novembre dalla base dell'U.S. Space Force di Vandenberg (California) è stato effettuato un test di lancio di un missile balistico intercontinentale Lgm-30 “Minuteman III”. Il lancio è stato interrotto alle 00:06 ora del Pacifico (le 08:06 in Italia) a causa di “un'anomalia”, come riferisce il comunicato ufficiale dell'Air Force Global Strike Command (Afgsc).

Al vettore, quindi, è stato impartito il comando di autodistruzione quando era sopra le acque dell'oceano. Il comando Usa riferisce anche che “un'anomalia è qualsiasi evento imprevisto durante il test. Poiché le anomalie possono derivare da molti fattori relativi alla piattaforma operativa stessa, o alle apparecchiature di prova, è necessaria un'attenta analisi per identificarne la causa”.

Le immagini che ci sono giunte da fonti aperte, mostrano in effetti un insolito cambio di traiettoria del missile balistico, le cui cause sono ancora da determinare: potrebbe essere legato al sistema di guida o a un'anomalia nella gestione della spinta.

L'Icbm (Intercontinental Ballistic Missile) non era dotato di testata come avviene per tutti i lanci di questi vettori da parte di tutte le potenze nucleari, e il test è uno dei tanti effettuati per mantenere la prontezza operativa delle forze missilistiche strategiche o per sperimentare nuove soluzioni tecnologiche. Gli Usa conducono regolarmente lanci di prova di missili balistici intercontinentali “Minuteman III” disarmati per dimostrare l'affidabilità di questi missili, che costituiscono un ramo della triade nucleare americana, insieme ai bombardieri e ai sottomarini lanciamissili balistici a propulsione atomica (Ssbn), nonché per altri scopi di test e valutazione.

L’aeronautica americana dispone attualmente di circa 400 missili “Minuteman III”, ciascuno caricato con una singola testata nucleare, caricati in silos sparsi in cinque Stati. Non ci sono ancora indicazioni chiare su cosa potrebbe aver portato al fallimento di questo test del missile balistico intercontinentale, al di fuori dell'anomalia nella traiettoria già evidenziata.

Sempre Afgsc riferisce che si sta formando un gruppo di analisi per indagare sulla causa del malfunzionamento, composto da rappresentanti dell'Air Force Global Strike Command, del 377esimo Test and Evaluation Group, del 576esimo Flight Test Squadron, dello Space Launch Delta 30 Safety Office e dell'Air Force Nuclear Weapons Center, tra le altre organizzazioni.

Il missile ha una gittata massima di 13mila chilometri ed è in grado di trasportare un carico utile di tre veicoli di rientro, ma è probabile che siano equipaggiati con un singolo veicolo di rientro tipo Mark 21 da 300 a 475 kT (kilotoni). Il suo sistema di navigazione inerziale originale gli forniva una precisione di circa 200 metri (definita Cep – Circular Error Probable), ma un aggiornamento gli garantisce un Cep di 120 metri. Il missile è lungo 18,2 metri con un diametro di 1,85 e un peso al lancio di 34467 chilogrammi.

Il “Minuteman III” sarà sostituito dall'Lgm-35A “Sentinel” - a partire dal 2029 secondo i piani dell'U.S. Air Force – che è destinato a trasportare la testata termonucleare W87 Mod 1 (W87-1); il sistema di guida è astro-inerziale accoppiato al Global Positioning System (Gps) mentre l’apparato propulsivo è basato su un razzo tri-stadio a combustibile solido.

L'Lgm-35A non sarà solo un nuovo missile, ma un sistema di lancio, volo ed infrastrutturale di tipo nuovo completamente integrato con le moderne funzionalità di comando e controllo.

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