Cronache

Il dolore cronico costa 300 miliardi di euro

In Europa la patologia del "dolore cronico" costa 300 miliardi di euro l’anno: riscontrano difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane, anche a seguito di diversi tipi di trattamento

Il dolore cronico costa 300 miliardi di euro

In Europa la patologia del “dolore cronico” costa 300 miliardi di euro l’anno. E’ quanto rivela un’indagine internazionale realizzata da varie organizzazioni impegnate nella lotta al dolore come Action on Pain UK, la Spanish Pain Association e la German Pain League supportata da Boston Scientific. Dalla ricerca, condotta su più di 1.000 pazienti europei affetti da dolore cronico, emerge che più di un terzo di queste persone riscontra difficoltà a svolgere le normali attività quotidiane, anche a seguito di diversi tipi di trattamento.

Il dolore cronico è una delle patologie più comuni per le quali gli abitanti dell'Unione europea si rivolgono a un medico. Circa un terzo dei soggetti che ne soffrono indica che il dolore cronico ha portato a una riduzione del proprio reddito familiare pari a circa il 31%, in media 5 mila euro l'anno. A livello di sistema sanitario europea la spesa si stima sia di 300 miliardi di euro l'anno di cui, circa il 90% può essere attribuito a costi indiretti, ovvero perdita di produttività e pagamenti correlati alla Previdenza Sociale e all'assistenza. Le difficoltà nelle attività quotidiane, poi, compromettono anche seriamente la vita personale e professionale, le relazioni e la possibilità di prendersi cura dei figli.

Sul fronte italiano, nonostante il nostro sia uno tra i pochi Paesi ad avere una legislazione specifica in materia di gestione del dolore, i dati non distano molto dalla media europea. Anche da noi la patologia porta delle importanti conseguenze su lavoro, reddito e vita personale. In particolare, il 27% dei pazienti italiani conferma gli effetti negativi sull’attività lavorativa, con una media di 12,5 giorni di assenza dal lavoro nell’ultimo anno. Tre pazienti su dieci ritengono di avere perso delle opportunità professionali e hanno registrato una diminuzione media del loro reddito intorno al 24%.

Ugualmente problematica la vita quotidiana e le relazioni personali: fare il bagno o la doccia risulta difficoltoso per il 36% dei pazienti, svolgere lavori domestici per il 58%, guidare per il 45% ed arriva al 64% la percentuale degli intervistati che attribuiscono al dolore cronico le difficoltà nei rapporti di coppia.

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